La social card non basta contro la crisi Non basta la social card e qualche mancetta in busta paga. Siamo in recessione, ormai é chiaro che la nostra economia trascinata da quella americana è in ginocchio, come lo è un po’ in tutto il mondo. Mobilità, cassa integrazione, licenziamenti e caroprezzi; così quotidianamente titolano giornali e televisione spaventando ancor più i cittadini. Il governo cerca di infondere ottimismo invitando la gente a non credere a queste difficoltà e a spendere per rimettere in moto i consumi, ma non basta. Da parte sua ha varato misure di emergenza come la social card (nuova carta dei poveri) e qualche mancetta in busta paga alle famigle numerose per il prossimo anno. Si poteva e si deve fare di più; in momenti come questi, bisogna deporre le armi prendere per mano l’opposizione e cercare di approvare strumenti validi ed efficaci per arginare la crisi delle famiglie, assumendosi insieme le reponsabilità politiche. Anche la comunità europea, vista la situazione, ha allargato la soglia del defict facendo in modo che i governi in difficoltà possano sforare e approvare leggi di spesa più coraggiose per arginare la crisi. Io penso che non tutto è perduto, c’è ancora tempo, speriamo che i nostri governanti non aspettino troppo. Non è mai troppo tardi. Maurizio Caredda
lunedì 23 marzo 2009
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