Messo da parte, almeno per il momento
e fino a nuovo ordine, il solito e inconcludente tran tran municipale, in una Ozieri che dopo undici anni di sinistra affonda e affoga in tutti i sensi si è presentato qualche giorno fa e addirittura in Consiglio comunale, l’esperto in bidoni e ciambelle regionali che va sotto il nome di Luigi Arru, vale a dire l’attuale assessore alla sanità della Regione, ricevuto con baci e abbracci dal nostro Murgione e dallo staff dei compagni, venuto a raccontare di come sia riuscito, insieme alla sua derelitta maggioranza che guida la Regione, o almeno di quello che ne rimane, come si fa a smantellare il servizio sanitario pubblico e, seguendo la teoria della ciambella, che lo stesso Arru propaganda e diffonde da quasi cinque anni, esporre la narrazione di quel “buco nero” che è rappresentato dalle zone interne della Sardegna.
Insomma, è dai primi mesi del 2014 che questo assessore gira in lungo e in largo l’Isola a spiegare, ad amministratori locali sprovveduti, fra i quali i nostri in una pausa del cazzeggio comunale antifascista, che il buono della Sardegna, la parte “commestibile” insomma, starebbe lungo le coste o giù di lì mentre quello che ci sta dentro, le zone interne appunto, sono niente altro che la zavorra che impedisce ai primi di stare da Pascià. E allora vai con la chiusura delle scuole, e poi la chiusura degli uffici pubblici, ad iniziare da quelli regionali, e poi tutto il resto compresi gli ospedali delle zone interne tanto invisi ad Arru, Pigliaru e compagni che poi non disdegnano di lanciare l’allarme sullo spopolamento!
Non che l’opposizione abbia dato prova di grande coraggio, peraltro, infatti sembrano tutti recitare una parte ben precisa. A iniziare da Nannino che da tempo va raccontando del cosidetto I° livello Alghero-Ozieri mentre in realtà si tratta di I° livello per Alghero e una bella casa di riposo per Ozieri, di quelle che piacciono tanto al primo cittadino, per intenderci. Per non parlare di tutto il resto di quello che rimane della “classe” politica cittadina.
Gli indignados che albergano nel Palazzaccio, quindi, nel disinteresse della cittadinanza aggiungiamo noi, alla quale poco importa delle indignazioni municipali, sono impegnatissimi a demolire quel che resta di Ozieri. Continuano imperterriti nel loro impegno quotidiano a chiudere ospedale, uffici, scuole tanto che non hanno neanche il tempo di ricevere i cittadini, almeno quei pochi che ancora varcano la porta del municipio, e che regolarmente si trovano davanti a cartelli della serie “L’assessore/a riceve dalle ore…. alle ore….”. Capirai gli impegni, assessori comunali che, in questo caso, non sono in grado di distinguere la differenza che intercorre fra una delibera e una determina, si fanno desiderare anche, a questo siamo arrivati!
Nel frattempo iniziano, almeno a livello regionale, le prime manovre e schermaglie per le prossime elezioni. Il partito del vice sindaco Boccitta inizia a smarcarsi dall’attuale maggioranza regionale, probabilmente subdorando la battosta, cosa questa che metterebbe non poco in difficoltà l’ex assessore super votato che a Ozieri si troverebbe a dover chiedere voti a sinistra per andare a destra e a destra per stare a sinistra. Non pervenuto l’ex Timbratore, scomparso dai radar politici ma, pensiamo noi, in furbesca attesa e ben attento a tenere il piede in due staffe. Di candidature locali poco si parla, se non quella ufficiale di Fratelli d’Italia che, secondo alcuni dovrebbe essere la candidatura del centro-destra, forte dell'astensione dei NannoCubetti, oramai diversamente Forzisti che ufficialmente dichiarano di desistere dall'indicare un candidato di bandiera a favore del candidato FDI, insomma un centro-destra unito,almeno sulla carta, su un nome che hanno deciso in quattro dentro uno sgabuzzino e che per il fatto di aver tirato fuori per primo le corna, deve o meglio dovrebbe, rappresentare in solitudine il centro destra cittadino !
Ci torneremo sopra!