sabato 29 marzo 2014

MANICOMIO MUNICIPALE

Da quando questo BLOG è nato abbiamo cercato, nei limiti del possibile, e talvolta anche dell’impossibile, di buttarla sul ridere, ci siamo lasciati andare a prese in giro dei protagonisti della politica locale, prevalentemente di sinistra, è vero, ma stiamo cercando di recuperare. Un punto fermo è sempre stato quello di non offendere nessuno anche se dobbiamo dire che, fra i suddetti politici alcuni hanno mostrato più di una volta la puzza sotto il naso, altri alquanto altezzosi fanno finta di non sapere che esistiamo ma ci leggono avidamente, altrimenti non si spiegherebbe il perché questo Blog è più letto, ad Ozieri, dei due quotidiani e del settimanale diocesano messi assieme! Scriviamo ironicamente la verità, solo la verità e lo facciamo soprattutto per risvegliare dal sonno una comunità che da troppo tempo accetta passivamente e con rassegnazione tutto quello che arriva, probabilmente perché convinta che il meno peggio faccia meno danno, e chi avrebbe dovuto tenere in piedi la baracca, cioè sindaco e amministrazione comunale, oramai appaiono agli occhi degli ozieresi distanti anni luce, completamente avulsi dalla realtà che li circonda!

Ebbene, malgrado tutto ciò di tanto in tanto ci arrivano, dal Palazzaccio, richieste informali di non calcare troppo la mano, qualcuno si offende, altri la prendono come attacchi politici personali, perciò almeno per una volta abbiamo deciso di parlare seriamente, ma proprio seriamente. Diciamo subito che negli ultimi sette anni il nostro amato Comune ha subito una involuzione che tutti i cittadini vedono ma che sia il signor sindaco che la sua sinistra amministrazione fanno finta di non conoscere. Ozieri ha toccato il fondo, il primo cittadino oramai rappresenta solo se stesso, la sua autorevolezza perde ogni giorno pezzi, ma mai avremmo pensato che potesse accadere quello che è accaduto ieri mattina in un ufficio al terzo piano, e cioè a dire una rissa, avete sentito bene, una rissa fra un Dirigente ed un cittadino, accompagnata da urla, minacce, parole grosse, ancora minacce e ancora urla tanto che tutti, ma proprio tutti i dipendenti si sono precipitati fuori nei corridoi e nelle scale, compreso il nostro primo cittadino, mentre il vice si rifugiava nel suo ufficio (non stiamo affatto scherzando!) chiudendosi a chiave!!

Ora, la prima legislatura è filata liscia e Leo, fra affabulazioni, promesse, mezzi impegni, buchi di bilancio furbescamente nascosti, sistemazione di un po’ di parenti e amici e anche un po’ di clientelismo spicciolo a tempo determinato è effettivamente riuscito, grazie anche ad un avversario totalmente inconsistente a fare il bis, ma neanche a metà della seconda quella che sembrava una invincibile armata si sta sfarinando giorno per giorno. Stanno infatti venendo al pettine anni di allegra amministrazione della cosa pubblica,compresi gravi errori di strategia politica che da un navigato come il nostro non ci saremmo mai aspettati, e la dimostrazione di tutto ciò è il totale degrado dei rapporti umani che con cadenza giornaliera si vive all’interno del palazzaccio. E così, sempre più nervoso e soprattutto sempre più solo, circondato da una schiera di arrivisti e incapaci e per la solita ed immancabile pena del contrappasso, per non andare a casa anzitempo il nostro Leo si ritroverà a dover fare affidamento sulle uniche in grado di governare la zattera comunale nella tempesta, e cioè le tanto vituperate Dirigenti storiche!

lunedì 24 marzo 2014

SONNOLENZA COMUNALE

Poteva essere un dibattito di alto spessore, quello del Consiglio comunale di giovedì 20 convocato in seduta straordinaria per discutere dell’ennesima scure governativa sulle zone interne, nella fattispecie la possibile soppressione della Compagnia dei CC di Ozieri, ma si è risolto in un “volemose bene” generale senza riuscire ad alzarsi di un palmo da terra. Come al solito Leo, dall’alto del suo impareggiabile ecumenismo, ha dato ragione a tutti e torto a nessuno, il tutto malgrado l’Unione Europea sia a sinistra, il Governo nazionale sia a sinistra, la Regione a sinistra, la Provincia a sinistra, l’Unione dei Comuni a sinistra, il Comune a sinistra, San Nicola a sinistra, “Corralzu a sinistra, cioè a dire che la colpa è sempre del destino cinico e baro! A dire il vero gli inciucci erano iniziati un po’ prima, al bar vicino al Palazzaccio dove, in un tavolino a guardare il primo tempo della partita Iuve-Fiorentina stavano, attovagliati e sorridenti, Carmelino insieme a Nannino, Delogu e, udite udite, il fotografo centrista, redivivo dopo essersi per un certo periodo perso, come vi avevamo preannunciato alcune settimane fa, fra i boschi del Limbara!
Saliti in sala consiglio abbiamo trovato la solita folla di sempre, cioè a dire neanche un cane disposto a sentire le immancabili prediche soporifere di maggioranza e opposizione. Il primo a parlare è stato Leo che, sulla falsariga delle sue solite omelie,  ha preannunciato battaglia con i sindaci del territorio, e ci sarebbe stato da credergli se non fosse che, alcuni giorni fa uno dei suddetti sindaci, oltretutto di un comune che conta 1000 abitanti di cui 900 pensionati, lo ha pubblicamente “sfanculato” tramite  stampa sulla revisione dei distretti sanitari. Una umiliazione per chi dovrebbe rappresentare la Città di Ozieri e che da sempre si riempie la bocca di paroloni su territorio e zone interne varie, e che non ha ritenuto opportuno abbozzare la minima reazione! Parla del piano Cottarelli e del Governo Renzi, il primo cittadino, dimenticandosi di precisare, come altrettanto faranno dopo di lui non solo i vari scudieri della maggioranza ma persino gli alleati dell’opposizione, del fatto che tutti i tagli sono stati preannunciati dal governo Renzi, che non è un signore qualunque ma il Presidente del Consiglio dei ministri nonché segretario nazionale del PD, cioè a dire lo stesso partito del primo cittadino e della maggioranza della sinistra maggioranza comunale!
A questo proposito, pur non volendo passare per supporters di Renzi, occorre anche dire che tali tagli sono semplicemente il frutto delle allegre amministrazioni comunali alla Ladu, che da ben sette anni, davanti al disinteresse della soporifera opposizione, nasconde i buchi di bilancio trascinandoli da un anno all’altro, e se negli ultimi due è riuscito, fra la svendita della farmacia comunale e gli introiti del fotovoltaico a tamponare qua e là, abbiamo l’impressione che i tamponi stiano per terminare! A seguire le solite “seghe mentali” che da anni vengono propinate ai cittadini sulla centralità di Ozieri, sulla sua storia, sullo Stato patrigno etc etc., e poco importa se alla fine non se ne farà niente perché, Spending Review o meno, probabilmente la Compagnia dei “Caramba” non verrà chiusa (forse per il fatto che gli stessi non hanno ancora terminato di rivoltare il Palazzaccio?). Niente di nuovo nei toni di Nannino e Delogu, che hanno come al solito incitato tutti (ma tutti chi?) alla battaglia e, saltando di palo in frasca, ci sono poi finiti sulle solite auto blù e il sangue dei cittadini. Eppure sarebbe bastato, ai nostri  eroici oppositori, fare una semplice e risolutiva proposta: “Rinuncia all’indennità da parte del sindaco e degli assessori (circa 100 mila euro l’anno!), chiusura dei carrozzoni comunali creati in questi anni da Leo e che annoverano nelle loro fila il doppio dei dipendenti del comune (risparmio di almeno 1.500.000 di euro l’anno!)”. Con tali risparmi lo stesso comune si accolli l’onere di costruire una nuova struttura da adibire a Compagnia dei Carabinieri, così come fanno tantissimi altri comuni italiani veramente virtuosi!  Importante, per continuare nella sonnolenza, il contributo del consigliere Murgia che, relativamente al canone di locazione della caserma dei CC ha precisato che “tali canoni  non si sa di chi siano figli”. Certamente, verrebbe da dirgli, se anche  ad Ozieri ci fosse stato uno generoso come Marco Carrai, l’amico del Premier che per anni gli ha pagato l’affitto della sua lussuosa residenza fiorentina, oggi non saremmo a discutere dell’argomento e persino di traffico di spinelli (ma la sinistra non era per lo spinello libero, ndr?). Intanto, mentre sempre dai banchi della sinistra qualcuno ricorda di come si chiudano i servizi periferici ma si acquistino aerei “Caccia F35”, nessuno che dall’opposizione si premuri di ricordare che il primo sponsor di tutto ciò è Napolitano, ed infine all’amico assessore al bilancio Agostino Pinna consigliamo, la prossima volta, di approfondire ulteriormente il “delicatissimo rapporto fra Comune e Carabinieri”, soprattutto di questi tempi, e soprattutto in camera caritatis!!


                                                                                 ITE, MISSA EST!


venerdì 21 marzo 2014

La vera storia di ZIA PEPPINA.... (Agonia e morte di ZIA PEPPINA) - 4°parte


Gli ultimi giorni di campagna elettorale furono una cavalcata trionfale per la lista di Leo, anche grazie alla miracolata, come oramai la andavano chiamando tutti gli ozieresi. Il ritorno in campo di Zia Peppina, infatti, ebbe sulla campagna elettorale della lista “Impegno e Solidarietà” un impatto devastante e il 27 e 28 Maggio successivo non ci fu storia nel confronto fra la lista di Cubetto, il cui consigliere moral-elettorale principale era Nannino, e la lista di Leo che al contrario aveva come principale mentore la nostra impareggiabile zietta. Sia come sia la domenica delle elezioni, alle 7,10 del mattino una Panda bianca con targa omissis si fermò davanti ai seggi elettorali del Cantaro e dal posto di guida ne scese il candidato della lista di Leo omissis, che si precipitò immediatamente ad aprire lo sportello lato passeggero da cui scese Zia Peppina che, mattiniera come al solito, aveva deciso di levarsi subito l’incombenza del voto. Chi votò esattamente, non è dato sapere, anche se un pur labile sospetto si insinuò fra i presenti nel seggio elettorale n° omissis. La domenica e il lunedì , comunque, filarono tranquilli sino allo spoglio che sancì il trionfo di Leo. I festeggiamenti iniziarono nel tardo pomeriggio del lunedì nei bar e poi persino in una tenuta agricola privata verso Mores, nella quale prese a scorrere il vino a fiumi. Tutti gioivano, cantavano, già si facevano le spartizioni degli assessorati e si andava discutendo di epurazione di Dirigenti e non allineati, quando all’improvviso il trillo del cellulare di Carmelino ruppe quella gioiosa baldoria. Il numero che apparve nel display infatti, 07977omissis era quello di casa di Zia Peppina ma all’altro capo del filo non era lei che parlava ma il dottor omissis. La notizia dell’improvvisa ricaduta di Zia Peppina giunse, come si suol dire, come un fulmine a ciel sereno a interrompere bruscamente la festa e a riportare i vincitori sulla terra. Immediatamente tutti i candidati eletti, si precipitarono verso la casa della poveretta ma il primo ad arrivare, quasi che presagisse il dramma, fu proprio Gigiotto che già stava vicino al capezzale. La zietta rantolava e tutti si fecero intorno al letto per porle l’estremo saluto, compreso Leo che le accarezzò la fronte. A quel contatto aprì gli occhi e sussurrò alcune parole all’orecchio del vincitore, parole che abbiamo deciso di riportare integralmente, poiché rappresentano un pezzo di storia cittadina e la cui importanza può  a ragione essere paragonata, per gli ozieresi, al terzo segreto di Fatima per i Portoghesi: Leonà a Carmelo faghelu sindigu, … Leo..n..a a Carm…o sind..gu, Le.. a C..a.a.a…...ff.a…n..c….u…!! Terminato di biascicare queste stentate e apparentemente “insensate” parole, come per una sorta di pena del contrappasso, una vera e propria beffa del destino per tutti i presenti, RECLINO’ IL CAPO A DESTRA e spirò. Subito si avvicinarono Bice e Carmelino per l’ultimo saluto, ma proprio in quel momento, dalle mani della zietta scivolarono alcune immaginette che le suore dell’ospedale usano solitamente dare ai ricoverati. Un santino della Madonna del Rimedio, uno di Padre Pio e poi, fra i due un altro santino che aveva raffigurato un viso sorridente, simpatico e rassicurante, quasi una via di mezzo fra Sant’Antonio da Padova e San Francesco d’Assisi. Carmelino lo prese e, guardandolo si volse verso Bice. Sotto il volto prima descritto che ebbe subito la sensazione di conoscere, vi era scritto uno slogan che diceva: “VOTA E FAI VOTARE GIGI SAROBBA, UN NOME, UNA CERTEZZA”. Fu allora che Carmelino, sconvolto dalla rivelazione capì tutto, si volse verso Bice e le disse:” Bi…, ti stanno diventando i cappelli bianchi”, al che Bice rispose: ”Anche a te, Ca…”. Da allora i due presero a tingersi i cappelli, a dire il vero Carmelino anche i baffi, ma mentre lui continua tuttora con questo malvezzo, lei al contrario, dopo avere da assessora fatto venire i cappelli bianchi a dodicimila ozieresi, ha deciso di uniformarsi con la massa e di lasciar fare alla natura!

                                                                               

                                                                                               continua

                                            La prossima puntata i funerali solenni di Zia Peppina e l’Omelia di Leo.

venerdì 14 marzo 2014

La vera storia di ZIA PEPPINA... (Giggiotto cateterizza Zia Peppina) - 3°parte

Abituato da anni ad essere chiamato a tutte le ore del giorno e della notte, il nostro protagonista, si precipitò verso via omissis in un battibaleno. All'ingresso dell'abitazione, lo aspettava Carmelino in compagnia di alcuni candidati della sua lista che fumavano nervosamente. Pochi secondi e salirono al piano di sopra, nella camera da letto, dove, intorno all'inferma, si accalcava tutta la variegata coalizione elettorale. In un angolo della stanza, ma in disparte, la dottoressa che, visto Gigi, lo chiamò e gli disse: "Non c'è più niente da fare!!" A queste parole, pronunciate con un tono da sentenza definitiva, come solo le dottoresse ospedaliere sanno talvolta usare,  il nostro eroe non si perse d'animo e, fatti uscire tutti i presenti dalla camera, (la privacy naturalmente, anche da queste sottigliezze si vede il professionista!!) si diede subito da fare per cateterizzare la poveretta che a dire il vero, già respirava a fatica. L'intervento durò solo pochi secondi, e questo non sembri strano ai nostri affezionati se solo si pensi che un attrezzo come il catetere, se messo nelle mani di un maestro della materia, diventa come un cesello nelle mani del CANOVA!! L'effetto taumaturgico fu repentino e, miracolo, Zia Peppina aprì gli occhi e guardò Gigi con uno sguardo misto di affetto e infinita riconoscenza. La sera stessa la zietta tornò ad essere arzilla come ai bei tempi e poté presiedere una riunione della lista, convocata in seduta straordinaria nel tinello di casa , con grande soddisfazione di Leo, non senza aver prima brindato allo scampato pericolo. Ad onore di verità, tuttavia, dobbiamo anche dire che nessuno, diciamo esattamente nessuno, né Leo né alcuno dei presenti, compresi i colleghi della lista, sentirono il bisogno, dopo l’espletamento della delicata procedura, di ringraziare l'artefice del miracolo che pur essendo circondato da tutta quella SINISTRA UMANITA', si sentiva solo come un cane. Giggiotto capita l'antifona, abbraccio' Zia Peppina, scese velocemente le scale e si dileguò nel buio dei vicoli del centro storico per continuare a distribuire i suoi santini!
Per consentire ai nostri lettori di verificare i fatti così come li abbiamo descritti, nudi e crudi senza niente aggiungere o togliere, e soprattutto, per evitare che qualcuno possa solo per un attimo pensare che quanto scriviamo sia frutto della nostra fervida fantasia (con la f minuscola, ndr), diciamo che la cateterizzazione di Zia Peppina, avvenne esattamente alle ore 19,14 di lunedì 21 maggio 2007, alla presenza di numerosi testimoni (tanto che basterebbe chiedere a chiunque di coloro che abbiamo citato per confermare la veridicità dei fatti). A quel punto, infatti, rimanevano sei giorni alle elezioni comunali e perciò, tutti i candidati della lista “Impegno e Solidarietà” poterono con nuovo vigore riprendere la campagna elettorale, non solo, ma fu la stessa paziente a coordinare i vari candidati, sino addirittura a scrivere il discorso finale che Leo avrebbe pronunciato in piazza Cantareddu il venerdì 25 Maggio a chiusura della campagna elettorale. Di tale comizio, siamo in possesso della registrazione completa e a riascoltarlo oggi, a distanza di sette anni, ci sarebbe, ve lo possiamo garantire, da scompisciarsi dalle risate!!

                                                                                                                                                                                         Continua

mercoledì 12 marzo 2014

Opposizione di "SUA MAESTA''".

Che il gruppo di opposizione in consiglio comunale e i loro partiti di riferimento fossero piuttosto pigri, lo si era capito da tempo, ma mai avremmo pensato che tale sonnolenza potesse andare avanti una legislatura e mezzo e non vogliamo pensare che, avendo i nostri guidato il comune per due legislature, vogliano ora pareggiare i conti.  Ma a vedere l'immobilismo assoluto degli intrepidi consiglieri, abbiamo deciso di sprecare qualche minuto del nostro tempo per fare il punto sulla linea politica che li guida, avendo oramai da tempo realizzato che, finché il pallino dell’opposizione continuerà a rimanere nelle mani di Nannino, ottimo stratega ma pessimo tattico, abbiamo l’impressione che il prossimo ad indossare la fascia tricolore sarà proprio un amico sincero del nostro BLOG, e cioè Carmelino!
A dire il vero di tanto in tanto arrivano in redazione alcune lamentele, con le quali ci si rimprovera un eccesso di critiche a Leo e alla sua tribù e la mano troppo leggera con l'opposizione. Dobbiamo riconoscere che anche i riscontri di consenso raccolti presso i nostri numerosi lettori talvolta, suonano come indizi di una neppure troppo occulta intelligenza con gli amici. Promettendo che d’ora in avanti i colpi saranno a 360°, cioè senza riguardo per nessuno, siamo pronti a spiegare ai nostri fedelissimi, questa solo apparente asimmetria di trattamento: a che serve prendersela con l'opposizione per gli atti di governo, tanto più che prendersela con questa opposizione rischia di farci cadere nel ridicolo. Che i quattro consiglieri di opposizione dormano alla grossa è sotto gli occhi di tutti, diciamo quattro poiché è oramai assodato che il quinto, Dongu, sia sempre più assimilabile ad un fiancheggiatore neppure troppo occulto della maggioranza.
Non vogliamo pensare, naturalmente, che tale penoso letargo possa durare sino alla fine dell’attuale legislatura, anche perché sarebbe la dimostrazione che la terapia del sonno adottata da Leo nel lontano 2007 e utilizzata per nascondere  la politica spudoratamente clientelare di questi anni, continua a dare i suoi frutti. Per dare una mano ai nostri eroi, allora, abbiamo deciso di aggiungere, alle tre precedenti dei giorni scorsi, altre tre semplici domande-SUPPOSTE e giusto per fermarci all’argomento del giorno, in attesa di rispolverarne altri andati a finire nel dimenticatoio, come ad esempio il sistema di reclutamento in quel carrozzone comunale che doveva rilanciare il turismo e la cultura cittadina, chiamata pomposamente Istituzione Comunale.


·        Come mai, dr. Ladu, dopo aver sbandierato ai quattro venti che i Dirigenti comunali erano troppi, meno di un anno dopo il suo insediamento viene modificato il regolamento per l’accesso alla dirigenza (delibera n°40 del 30.01.2008), era così urgente?

·        Come mai l’anno dopo ancora la sua Giunta, su proposta dell’allora Direttore Generale, approvava lo schema del concorso per Dirigente dell’ufficio tecnico (delibera n°109 del 23.04.2009) inserendo, fra le decine di lauree brevi che impazzano sul web, proprio la mini-mini laurea in possesso di un geometra dello stesso ufficio, stabilendo una equipollenza con lauree magistrali con delibera di Giunta?

·        Ma soprattutto risponde al vero la voce, ma sono solo voci naturalmente, che l’assegnazione di quell’incarico facesse parte degli accordi preelettorali del 2007?

Per ora ci fermiamo qui, in attesa che qualche altra domandina venga in mente agli "addormentati", precisando che tutto quello che andiamo dicendo è scritto nero su bianco in atti comunali pubblici, dei quali le copie vengono regolarmente recapitate ai consiglieri!!

lunedì 10 marzo 2014

Leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso!!!

Ve le ricordate le famose10 domande di Repubblica a Silvio Belusconi???
Era prima dell'avvicendamento con Mario Monti, nel momento piu' basso del suo ultimo governo, in preda agli scandali politici e giudiziari, nonchè relativi alla sua movimentata vita matrimoniale che nel non lontano 2011 i giornalisti di Repubblica, quotidiano da sempre vicino alla sinistra italiana che conta, ogni giorno riempivano le colonne dello stesso quotidiano e del sito internet, attraverso delle domande a bruciapelo nei confronti dell'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Noi de "La Voce dell'Indisponenza" abbiamo pensato, sulla stessa falsa riga, di formulare delle domande-"SUPPOSTE" per suggerire all'opposizione appisolata da troppo tempo sui banchi del consiglio comunale di Ozieri, affinchè possa trovare il coraggio di INTERPELLARE con grinta la giunta Ladu, di fronte agli scandali che da qualche tempo a questa parte stanno coinvolgendo il Palazzaccio di Via Veneto a Ozieri.

Ebbene eccole qua:

1) E' vero Sindaco Ladu che avete intenzione di pagare le spese legali ai DIRIGENTI già condannati e, o, adesso indagati dell'ufficio tecnico ?

2) Avete preso in considerazione la possibilità, al fine di difendere l'onorabilità della Città e dei Cittadini ozieresi davanti agli scandali che nei giorni scorsi hanno catalpultato l'ufficio tecnico del Comune di Ozieri sui media regionali e nazionali, di costituirVi parte civile in quanto parte lesa nella vicenda, provvedendo immediatamente a nominare un avvocato di fiducia?

3) Avete preso in considerazione la possibilità di sospendere i due dirigenti già condannati e, o, adesso indagati, da tutti gli incarichi dirigenziali al fine di evitare la possibile continuazione degli stessi reati contestati?

4) E' vero che al frigo macello di chilivani per favorire un suo "Pieze e core" è stata licenziata una persona che già faceva quel lavoro e che a compensazione un' esponente della sua maggioranza potrebbe a breve avvicendarsi in un assessorato??

Per adesso ci fermiamo qui in attesa che l'opposizione in consiglio comunale dia segnali di vita e si decida a battere questo rigore a porta vuota, prendendo spunto dai quesiti che noi de "La Voce dell'Indisponenza" abbiamo deciso di formulare. Nel frattempo chiunque volesse intervenire in questo post puo' farlo liberamente, cosi da contribuire con altre domande-"SUPPOSTE" da suggerire all'opposizione in consiglio comunale per le doverose interpellanze.

domenica 9 marzo 2014

La vera storia di ZIA PEPPINA e dei suoi INDEGNI EREDI!!! - 2°parte

Quando si parla di cateteri e cateterizzati, ad Ozieri, sapete bene che il nome che viene subito in mente è uno solo ed infatti ecco che finalmente entra prepotentemente in scena il nostro eroe, Gigiotto, l’idrovora fatto candidato, che a dire il vero non ha mai amato bazzicare i salotti buoni della sinistra cittadina. Nei giorni in cui tutti, da Leo allo Smilzo, da Carmelino a Bice, dal Cognatino a Uccino e persino Penna Bianca stavano attorno al capezzale della moribonda, Gigi, se ne andava caracollando bel bello a cercare voti per i vicoli cittadini con le tasche piene di santini ma soprattutto di cateteri di tutte le misure. Alle 18 di un lunedì trilla il telefonino dell’allora non ancora assessore: è Leo che lo chiama e gli ordina di recarsi subito in via omissis, con l’occorrente per una cateterizzazione urgente. Ebbene, per parafrasare il grande Alessandro Manzoni nel capitolo X dei Promessi Sposi, quello della Monaca di Monza per intenderci, diciamo che “Lo sventurato rispose”. Non ce ne vogliano i nostri lettori se ogni tanto ci lasciamo andare a citazioni dotte o a riferimenti eruditi, ma non sono, questi, puri esercizi di retorica bensì reminiscenze dei tempi delle superiori, quando la letteratura italiana e latina la insegnavano i laureati in lettere e non quelli in filosofia. Al liceo di Ozieri, ad esempio, molti anni fa c’era un severo insegnante di lettere, un professore che parlava in italiano colto, pensava in latino, esclamava in greco e soprattutto bocciava in sardo! Era solito affermare che “Barba non facit philosophum”, cioè a dire che non basta avere la barba per essere filosofi. In effetti anche dalle nostre parti ci sarebbe un barbuto con laurea in filosofia e, a questo proposito, il detto latino del professore calza a pennello. Infatti poco di filosofico c'è nel nostro Leo che ha più i caratteri sacerdotali acquisiti negli anni del seminario. A lui piace barcamenarsi ora di qua, ora di là, sempre alla ricerca della via di mezzo e chi ha sudato sette camicie sui grandi autori della Roma imperiale ricorderà bene il più grande di tutti, cioè Orazio, uno che ha influenzato la letteratura europea fino all'800. Proprio lui era il poeta della “mediocritas” (ovvero della via di mezzo) e della  “metriotes” (cioè a dire della moderazione) anche se, come Leo per l'appunto, non disdegnava l'epicureismo e soprattutto il buon vino!!
A questo punto conviene che ci fermiamo qui, almeno per il momento, anche per evitare di diventare come il protagonista di una delle più belle satire del grande Orazio, e cioè la IX del I libro intitolata “IL SECCATORE”!!!

Fine II puntata

Continua

giovedì 6 marzo 2014

La vera storia di ZIA PEPPINA e dei suoi INDEGNI EREDI!!! - 1°parte

Chi ci segue, e sono centinaia ogni giorno gli affezionati internauti che si collegano al nostro BLOG, potrebbe essere tratto in inganno e credere che l’argomento principale di discussione ad Ozieri, dai corridoi del Palazzaccio ai numerosi bar e locali pubblici, nelle corsie ospedaliere, alla Bonifica o alla ex Comunità Montana, all’Incremento Ippico o nelle assemblee studentesche sia la politica cittadina, le vicissitudini di Leo e della sua variegata maggioranza, la distribuzione degli assessorati o i concorsi comunali più o meno pilotati. Ebbene, al contrario di quanto si pensi il nome oggi più gettonato dalle nostre parti e non solo, da piazza Garibaldi a Dublino (ebbene si, ci seguono anche a Dublino!!), da “Su Sassu” a “Mesu e Rios”, dai contrafforti del Logudoro alle falde del Limbara è:

ZIA PEPPINA!! 

Il suo nome risuona incontrastato ed è oramai sulla bocca di tutti ma solo chi, come noi, ha avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla, può parlarne spassionatamente, non senza una punta di malinconia!!
La sua immagine e il suo esempio dominano ancora oggi e svettano davanti a questa classe politica  cittadina imbelle e incompetente, e il fatto che fosse di sinistra, che stravedesse per Lenin e soprattutto Stalin non ci ha mai impedito di volerle bene, come si può voler bene ad una vecchia zia zitella e rompiballe ma sempre pronta e disponibile ad aiutare gli altri, anche se dobbiamo dire che aveva una innata predilezione per i compagni ed infatti pochi sanno in città che fu lei ad iniziare Leo al vizio del fumo. Ebbene, dobbiamo partire da una fredda domenica mattina di fine Gennaio del 2007, ed esattamente il giorno in cui si tennero le primarie per il candidato a sindaco della sinistra alle comunali del Maggio successivo. I nostri affezionati lettori e chi mastica di politica sanno bene che per mesi Leo, come suo solito, si prodigò in proclami e rassicurazioni agli amici di cordata negando categoricamente che mai si sarebbe candidato a sindaco e che avrebbe al contrario sponsorizzato uno dei fedelissimi del suo entourage. Il fatto è che noi lo conosciamo bene, sappiamo di che pasta è fatto e soprattutto che la sua principale qualità è, non ce ne voglia, il “PAR…….MO”come virtù del quale è diventato un vero cultore, grazie all’esperienza acquisita sia negli anni del seminario che del sindacalismo, fino a proseguirne lo studio in quella che, in Sardegna è la vera Università del settore, ci riferiamo naturalmente al Consiglio regionale dove Leo stazionò dieci anni nelle fila del PCI.
A quel tempo la sinistra locale amava sbraitare pubblicamente contro la DC ed il suo allora leader incontrastato ad Ozieri (Uomo del Colle lo chiamavano dalle parti della Falce e Martello!!!)salvo poi essere regolarmente tutti attovagliati nei vari “Fave e Lardo” che l’indimenticato Presidentissimo organizzava per gli amici ma soprattutto per i “nemici”!!
Ebbene, uno dei principali alleati di Leo nella sua scalata alla candidatura e poi alla guida del Palazzaccio cittadino che contribui' a far fuori tutti gli avversari interni che gli si pararono davanti fu Carmelino, ma a tirare le fila da dietro le quinte, un vero e proprio “deus ex machina”, non ci crederete mai ma fu proprio lei, ZIA PEPPINA, e quasi senza neanche muoversi da casa!! Vinte trionfalmente le primarie e le successive elezioni tuttavia, Leo non mancò di ringraziare i suoi avversari regalando una casetta nuova nuova (la baracca in piazza Garibaldi, ndr) al Cugino geometra e un assessorato a testa al Muto di Putifigari e alla Polo. Sia come sia, ZIA PEPPINA si era fatta in quattro per trovare voti in campagna elettorale facendo porta a porta come da anni non si vedeva, e in quella galoppata elettorale amava preferibilmente accompagnarsi al nipote prediletto Carmelino e alla consorte Bice. Purtroppo alcune settimane prima delle elezioni la poverina, che già soffriva degli acciacchi dell’età, e cioè diabete, artrosi, cataratta, incontinenza,bronchite, osteoporosi e persino vene varicose, ebbe un peggioramento improvviso durante una delle tante serate di canti sardi organizzate da Leo per raccattare voti fra i pensionati, tanto da essere immediatamente costretta a letto!! Per giorni, intorno al suo capezzale e tutte le sere, si riunivano i candidati della lista “Impegno e Solidarietá”, e fra una lacrima e un cicchetto andavano discorrendo di assessorati, concorsi, purghe comunali e quant’altro. Fu allora, pochi giorni prima che la poverina esalasse l’ultimo respiro, che la dottoressa di fiducia della paziente (ahi ahi cosa fanno gli intrecci e gli inciuci della politica locale!!) peraltro candidata nella concorrente lista centrista, dopo un consulto volante con il consorte anche lui noto clinico, stabilì che bisognava tentare il tutto per tutto:

ZIA PEPPINA va urgentemente cateterizzata!!

 fu il responso medico!



Continua

domenica 2 marzo 2014

Le grandi interviste IMPOSSIBILI del nostro blog!: Sindaco 2°Parte

E' passata più di un'ora prima che Leo potesse riprendere l'intervista. Nel frattempo abbiamo potuto renderci conto di quanto vitale e movimentata sia la vita amministrativa nel palazzaccio comunale. Un via vai continuo di dirigenti e funzionari, cittadini che chiedono di incontrarlo e che, quando non possono parlare direttamente con lui sono ricevuti cordialmente dal segretario particolare il quale, dobbiamo riconoscerlo, per tutti ha parole di conforto ed incoraggiamento. Nel frattempo siamo riusciti ad orecchiare alcuni scampoli di conversazioni telefoniche del nostro sindaco con vari politici locali e non, e questo ci conferma di quanto continui ad intrattenere rapporti cordiali e sia in possesso degli “agganci” nei palazzi che contano. Proprio il sindaco che ci voleva, per risollevare Ozieri.
Rientrato con il suo seguito, compresa la Segretaria che per tutta l’intervista e con grande fastidio di Leo non ha fatto altro che armeggiare con gli occhiali, e dopo aver respirato alcune boccate d'aria dalla finestra centrale del suo ufficio dove, a dire il vero, la puzza di fumo è in alcuni momenti insopportabile, ripartiamo con l'intervista.
  ·        Alcuni “boatos” parlano di un prossimo rimpasto in Giunta, dove si starebbe creando una corrente favorevole all’ allontanamento dell’assessore ai Servizi Sociali, che potrebbe liberare un assessorato per il partito scudocrociato, cosa può dirci al riguardo?
Per il momento non sono previste  uscite o nuovi ingressi, ma ad essere sincero le pressioni ci sono, eccome. E’ vero che i due chierichetti vorrebbero un incarico in Giunta, uno soprattutto  s'Omine di “Sa Uppere”, ndr), ma il loro “leader” (Il Timbratore Comunale, ndr) non è d’accordo perché anche lui sta disperatamente cercandone uno!
·        A proposito del Timbratore, dottò, ora che è tornato nel Palazzaccio cosa ne farete, anche perché per un portaborse che torna uno potrebbe partire (il nostro assessore ai Serv. Soc. che sarebbe in predicato per un incarico cagliaritano, ndr)?
E‘ tutta una questione di incastri. Se l’assessore dovesse andare a Cagliari Lo Smilzo chiederebbe subito l’incarico, smania poverino, è stanco di lavorare, ma questo non lo scriva!! Il Timbratore non appena rientra dalle ferie (ne aveva bisogno, dopo tanto stress…, ndr) lo potremo affiancare alla nostra assessora che così usufruirebbe della sua esperienza e della sua grande cultura, ah ahahahah!  Infatti non a caso è un ragioniere e conosce benissimo i problemi del settore culturale, di fatto è un tecnico prestato alla politica locale, hi hihi!!
·        Qualche giorno fa un ex assessore comunale, che ha la pancia grande ma il cervello "FINO", ci ha detto che avete rovinato piazza Garibaldi e che fontane del genere non si vedono neanche nelle rotonde di Predda Niedda professò, cosa risponde?
Ha ragione, è una schifezza, ma chi ha voluto questo scempio è Pieralbero. Crede di essere un Le Corbusier nostrano ma secondo me non distingue una riga da una squadra….  caz!
·        E per l’ascensore?
Lasciamo perdere, lasciamo perdere……………..!!!
·        E' possibile tracciare un bilancio provvisorio della sua esperienza amministrativa?
Posso definirla una esperienza positiva. Quello che mi interessa è il contatto con i cittadini, con la gente comune. Lei sa che ogni giorno ricevo tanta gente, amici e parenti sopratutto, ed infatti stiamo cercando di sistemarli tutti prima del termine della legislatura, ma sono certo che ci riusciremo! Entrando nel particolare abbiamo provveduto a incrementare le rette per la casa di riposo e dei vari servizi comunali, e malgrado qualche isolata lamentela la maggioranza degli ozieresi ha capito che, o facciamo feste o compriamo pannoloni caz..!! Come sindaco di questo comune sono particolarmente fiero delle soluzioni che abbiamo dato ad alcuni annosi problemi
In quasi una legislatura e mezzo siamo riusciti ad asfaltare via L. da Vinci e via Brigata Sassari, abbiamo piantato gli oleandri davanti al cimitero e spostato lo stemma in pietra della città dalla piazza Garibaldi alla Gescal, facendo così contento Pieralbero. Abbiamo anche realizzato due minirotonde e incrementato il numero dei parcheggi a pagamento. Insomma, sono fiero di quello che stiamo facendo perché, quando sono stato eletto, ad Ozieri c'erano molte criticità caz..!
·        Una domanda personale prima di salutarci e che le avevamo già fatto alcuni anni fa, dottor Ladu, ma quante sigarette fuma?
Non molte. La prima un po' presto, a dire il vero,  alle quattro del mattino circa, poi più niente sino alle quattro e un quarto. Dalle quattro e mezza alle sei non più di otto.          
Dalle sei alle nove massimo una decina, ma tutte dopo un caffè. Dalle nove a mezzogiorno altre dieci, per esagerare. Dalle dodici all'ora di pranzo non supero mai la dozzina, poi due quando vado al bar con Uccino per l'aperitivo, ed altre sei successivamente, durante e dopo il pranzo, sa un cicchetto tira l'altro. Poi fino alle diciassette massimo dieci, insomma mi devo contenere. Il peggio purtroppo è la sera quando, fra riunioni, due salti al bar e l'aperitivo per la cena una quindicina, poi però dopo cena e fino a mezzanotte non supero le quindici.
·        Scusi professò, ma fa ottanta!!
Ebbe?Guardi che non sono tante se solo pensa che quando dormo raramente accendo una sigaretta, anche perché odio fumare a letto, e comunque non supero mai questo limite!!
A questo punto l'intervista è quasi conclusa. Dopo aver ringraziato il nostro primo cittadino ci alziamo in piedi per congedarci e Leo ci accompagna gentilmente alla porta del suo ufficio, seguito dai due fedeli collaboratori che per tutto il tempo dell'intervista hanno annuito più volte con sorriso di soddisfazione per aver tenuto botta all'inviato de “La Voce dell’Indisponenza”.
Quando siamo arrivati al primo gradino della rampa di scale ci richiama gentilmente: “Scusi, potrei chiederle una cortesia”?
“Certo, se posso”!

“Mi saluti Caredda e gli dica che “I figli so piezz e core”!