martedì 23 gennaio 2018

DIMISSIONI ONI ONI ONI !

Ci ha pensato da par suo l’assessore ex supervotato ai Lavori Pubblici con l’interim per i Servizi Sociali Sarobba, a rispondere per le rime all’opposizione in un articolo di qualche giorno fa sulla Pravda sassarese. Lo ha fatto raccontando una serie di balle, anche esse a palle incatenate, e cercando di far ricadere la responsabilità del casino dell’ex quadrivio addirittura alla Giunta regionale di Cappellacci. Una intemerata, quella di Sarobba, che non meriterebbe neanche di essere commentata, o che si commenta da sé, se non ci fossero documenti che dimostrano il contrario, e cioè che dietro questo pasticcio ci sono intrecci, intrallazzi politico-amministrativi, inciucci, agganci, insomma di tutto e di più!
Basterebbe ricordare la nota inviata dall’assessorato regionale ai LL.PP. del 18.10.2016 a firma “Assessore Paolo Maninchedda”, prot. n°2864/6AB, da quest’ultimo inviata all’ANAS, al Comune di Ozieri, al Comune di Tula, alla Provincia di Sassari. In essa, in risposta alla nota dell’allora sindaco Ladu del 21.07.2016 Maninchedda scrive testualmente: “… proposta progettuale relativa alla modifica dell’assetto del sistema degli svincoli di Martis e Tula del lotto 3 dell’opera in oggetto.……. la modifica proposta non vari la funzionalità dei due svincoli di Martis e di Tula, consentendo l’esecuzione di tutte le manovre di immissione e uscita dalla nuova Sassari – Olbia e  tutelando le attività commerciali presenti”. Insomma, in poche parole una autorizzazione bella e buona allo stravolgimento del progetto originario a seguito delle pressioni ricevute dai suoi amici locali!
Relativamente alla tutela dei posti di lavoro i risultati si vedono ad occhio nudo, basterebbe che Sarobba andasse a prendere il caffè o a “ricaricare” qualche bombola da quelle parti, all’ora di punta, per rendersi conto della fine che sta facendo la sua creatura. Comunque, la strategia dell’assessore ai Servizi Soc… ops, ai Lavori Pubbilici è quella di negare tutto e su tutta la linea, quasi che ciò sia avvenuto senza che lui, il suo ex sindaco e l’attuale niente ne sapessero, se non fosse che si è dimenticato di  riportare gli atti e i documenti, per mesi tenuti secretati dalla maggioranza e che, se fossero saltati fuori prima delle elezioni oggi Murgione starebbe a fare assicurazioni fuori da Comune, i suoi assessori catapultati in via Veneto a riposarsi dalla stagione in costa e il vice sindaco ad occuparsi di bombole e cateteri!
In conclusione un grande risultato, quello ottenuto dagli strateghi amministrativi e politici della sinistra amministrazione comunale, non c’è che dire. Quello che doveva essere il più importante svincolo della seconda arteria stradale della Sardegna spezzettato in due svincoleti, con il risultato che, per immettersi da Ozieri verso Olbia occorre fare ben cinque curve ad “S Italica” una dietro l’altra, una vera gimcana, verso Sassari uno stop in piena sopraelevata e una curva stretta a sinistra, per chi arriva da Olbia passare attraverso due stop in sopraelevata e due rotatorie e infine una doppia curva a destra e a sinistra in rapida successione verso Ozieri!

giovedì 11 gennaio 2018

SPELACCHIO OZIERESE

Non ci ha pensato su molto Murgione, alcuni giorni fa, a sparare balle in rapida successione sulla pagina ex locale del quotidiano sassarese, descrivendo una realtà cittadina idilliaca, totalmente inesistente e distante anni luce da quella che è e che viene giornalmente vissuta dagli ozieresi. Una serie di proclami e di sparate tali da portare il nostro attuale primo cittadino ad emulare il Barone di Munchausen (i suoi concittadini lo chiamavano “Barone Fanfarone”), camaleontico inventore di visioni surreali e di avventure immaginarie che le sparava talmente grosse da essere diventato il protagonista di uno dei libri di avventure più famosi del ‘700.
Sembra la sua reincarnazione ozierese, il nostro Murgione, che forse ancora in preda ai fumi della fine dell’anno, ha pensato bene di raccontare una narrazione, leggendo la quale, gran parte degli ozieresi si sono sbellicati dalle risate! “Salvi  ospedale e INPS” ha annunciato con sprezzo del ridicolo, e se per il secondo aspettiamo qualche mese, per il primo la colossale presa per il culo rifilataci è di quelle storiche. L’ospedale, infatti, è stato in realtà svenduto e declassato, basta andare a leggersi gli atti ufficiali approvati dalla sinistra, PD in testa, in Consiglio regionale, in “ospedale di comunità”, vale a dire in una di quelle strutture che il nostro sindaco ben conosce e alle quali è avvezzo, e cioè le Case di Riposo!
Sulla questione dello svincolo del quadrivio, che afferma essere in via di soluzione dopo esserne stato uno dei principali responsabili, sarebbe il caso di stendere un velo pietoso, se non fosse che la vicenda ha mostrato tutta l’ignavia e l’inconsistenza di un sindaco politicamente teleguidato ed elettoralmente miracolato. Parla di “numero infinito di bandi”, millantando chissà quale fiume di finanziamenti in arrivo da Cagliari, mentre poi si scopre che si tratta dei soliti quattro euro per il Premio Ozieri, per la Fiera e per tappare qualche buca stradale! Fa finta di non vedere, il nostro, il degrado in cui si trova il Centro storico, le strade e le piazze, i giardini e gli impianti sportivi in stato di abbandono, il nulla culturale che ha accompagnato e accompagna, da anni purtroppo, le festività di fine anno.
L’ultima rappresentazione esemplare di tutto ciò è stata la vigilia dell’Epifania, giornata conclusiva delle feste natalizie con il centro deserto come non si era mai visto, e amministratori che si sono dimenticati persino che Ozieri è stata la culla dei “Cantigos de sos tres Res”, festività che coinvolgeva non solo centinaia di giovani e meno giovani, ma persino i cori cittadini che, sino ad una decina di anni fa, la vigilia della Befana, giravano per Ozieri.  Ma non poteva mancare, fra le priorità del nostro sindaco, l’ennesima “riorganizzazione della macchina comunale”, dopo le sei o sette precedenti dei tempi di Leo. Cosa ci sia ancora da riorganizzare, infatti, in via Veneto, più di quello che è stato già malamente riorganizzato  negli anni passati, non si capisce, o meglio non lo capiscono i cittadini, ma lo capiamo bene noi, addetti ai lavori. 
Insomma, il proclama di grandi successi declamato dal primo cittadino, a ben leggere, si risolve in un mero elenco di buone intenzioni, dimostrando di avere  imparato la lezione dal suo predecessore che, sulle buone intenzioni ci ha marciato per due legislature. Intanto consigliamo Don Murgione di non incazzarsi troppo, infatti continueremo a tenerlo d’occhio grazie alle nostre "cimici" posizionate in sala Giunta e ….. nel suo ufficio!

PROMOZIONI "ELETTORALI".....

Corre sempre piu' veloce nel Palazzaccio di via veneto la voce che a brevissimo ci sarà lo "spostamento" di una unità lavorativa. Fin qui niente di strano, nel corso degli anni se ne sono viste tante: dipendenti  che sono stati trasferiti o è stato modificato il loro mansionario, salariati quali operai, netturbini, autisti, che per motivi di salute, sono diventati impiegati  e ovviamente, come per "incanto", una volta raggiunta la nuova posizione di lavoro sono improvvisamente guariti.  Nemmeno a Lourdes tanti improvvisi  miracolati.  Nel caso specifico , circola con insistenza la voce  che essendo rimasto scoperto il posto del servizio elettorale, occorre provvedere in tempo alla sua copertura. Cosa occorrerebbe fare? Bandire un concorso, ma in questo caso  vi è il patto di stabilità   che detta regole precise . Allora occorrerebbe provvedere ad attingere da una  graduatoria di personale idoneo ma anche in questo caso  vi sono problematiche precise e questa soluzione è da scartare. Il tempo stringe, si avvicinano le elezioni  e occorre accelerare i tempi. E allora ecco trovata la soluzione, si ricorre ad una persona che tanto tempo fa aveva fatto apposita domandina,  (non l'unica che aveva chiesto il trasferimento) ma chissà perché  , fra le diverse persone interessate pare  che l'amministrazione abbia puntato l'interesse su una unità  che presenta i requisiti  "idonei" per la copertura.  Direte voi,  si sceglie fra le persone  che svolgono attività  da tanti mesi, se non da anni  e che lavorano  come precari o con contratti  rinnovabili periodicamente. Invece no!  Da dove attingere? Dal Corpo dei vigili urbani, poco importa  se da un organico  di 11 unità, nel corso degli anni si è passati a 7 componenti.  Personale andato in pensione, altri  che per motivi di salute lavorano negli uffici che stranamente al momento della nomina godono di sana e robusta costituzione e sono idonei a svolgere quel lavoro, poi  chissà perché presentano sintomatologie incompatibili con il lavoro del controllo di viabilità e traffico. Stranamente, è il caso di dirlo, una volta trasferiti in una delle tante sedi ( o poltrone) del palazzo di Via veneto,  ritornano perfettamente sane. Inoltre, anziché stabilire lo spostamento di una persona anziana o con tanti anni di servizio, che a quanto pare non garantisce  i requisiti  di buona salute,  stavolta pare che si voglia prem.....   pardon  scegliere la più giovane, l'ultima arrivata.  Quella persona che a giudizio dell'amministrazione risponde pienamente a "quei" requisiti per garantire il servizio importantissimo dell'ufficio elettorale venuto a mancare.  È noto che nel palazzaccio vi sono tanti dipendenti, sappiamo  che molti uffici hanno "carenza" di personale, qualcuno potrebbe essere momentaneamente trasferito nell'ufficio rimasto scoperto  ma l'amministrazione in carica,   che bene ha imparato dai loro predecessori, non tiene conto di questa realtà, ma preferisce promuovere ,visti i requisiti "specifici", quella "elettoralmente" piu adatta allo stesso servizio......

martedì 2 gennaio 2018

MURGIONE IL CENSORE!

Siamo stati facili profeti, qualche settimana fa, nell’attribuire al sindaco Murgione una doppia personalità, la prima quella destinata al cittadino comune e alle parrocchie e la seconda, che invece va sempre più nitidamente delineandosi all’interno del Palazzaccio. Dietro le fattezze da prete spretato, infatti, si nascondono, come avevamo ben detto, atteggiamenti caratterizzati sempre più da venature arroganti e dispotiche. Non siamo solo noi a dirlo ma ce lo confermano numerose conoscenze comuni oltre che alcune circostanze fra le quali va citata, perché alquanto singolare, la nota, Prot. 29140 del 13 Dicembre 2017 che pubblichiamo qui a fianco in originale, indirizzata ai signori Dirigenti comunali con l’oggetto “Direttiva”.
In essa si chiede  nientemeno che tutta la corrispondenza del Comune passi attraverso il suo ufficio! Con questa mossa Murgione vorrebbe forse essere informato di tutto quello che entra ed esce dal Comune, come ad esempio atti relativi a concorsi pubblici comunali, oppure a gare d’appalto? O forse ancora vorrebbe magari entrare nel merito di decisioni nelle quali i politici non dovrebbero ficcare il naso o ancora, mettere la mordacchia ai funzionari comunali! La separazione fra politica e gestione dalle parti di via Veneto è stata messa a dura prova per dieci anni, ai tempi di Leo e ora il suo successore torna alla carica cercando di imbrigliare i dipendenti “non sufficientemente allineati”! La solita voglia di censura che tanto piace alla sinistra, ma come sempre ammantata di buone parole e benedizioni, che dimostra l’inadeguatezza di un sindaco che sta mostrando troppo presto tutti i suoi limiti politici!
Nel frattempo è stato finalmente inaugurato il famigerato lotto 3 della Sassari – Olbia. Assenti i progettisti Ladu e Sarobba per precedenti inderogabili impegni, assente perché impegnato a emanare direttive il primo cittadino, assenti i rappresentanti della sua maggioranza,  erano presenti i consiglieri comunali di opposizione. Il pasticcio ormai era fatto, lo dicevamo da tempo, impossibile porvi rimedio e, come avevamo ampiamente previsto e come abbiamo ripetutamente scritto, sono bastate poche settimane per dimostrare che quel rifornitore che si diceva di voler salvare, appare ogni giorno che passa desolatamente vuoto, sia di mattina che di sera, destinato a diventare monumento alla insulsaggine politica locale. Un paio di rimorchi parcheggiati qua e là, qualche sporadico cliente tulese o ozierese e per il resto il deserto. Come volevasi dimostrare!