Come è noto la gestione dell’Ippodromo di Chilivani è passata dalla Regione al Comune di Ozieri, che cedendola a titolo gratuito per un periodi di almeno 30 anni rinnovabili ha messo nelle mani degli Ozieresi una importante risorsa per il territorio.
Personalmente quello che spaventa dell’iniziativa sono le motivazioni prettamente di risparmio finanziario che ha portato la regione Sardegna nella fattispecie l’ex governatore Renato Soru a questa, a mio giudizio, dismissione.
Per contro sono cosciente che tutto questo rappresenta una importante sfida per gli Ozieresi e per l’amministrazione comunale in carica.
Tuttavia non pochi sono i dubbi circa le capacità finanziarie del Comune per far fronte a un iniziativa del genere, infatti considerati i tempi e la politica al risparmio verso gli enti locali del governo nazionale, a mio avviso penso che la struttura debba contare solo sui propri introiti.
L’altro giorno personalmente ho incontrato Il Sindaco Ladu con cui ho parlato ed esposto le mie perplessità sull’iniziativa, cosciente di avere a che fare con una persona che ha a cuore sia gli interessi del territorio che quelli dell’ Ippodromo di Chilivani.
In particolare mi sono soffermato sulla questione occupazionale e su una piccola polemica che monta in questi giorni nei salotti della Città, circa il riciclo di alcuni pensionati di lusso ex dipendenti regionali dell’Istituto Incremento Ippico.
Devo dire che, Il Sindaco mi ha assicurato che è necessario sfruttare al massimo l’esperienza e la professionalità di questi ex dirigenti in pensione vista la loro dimestichezza nei rapporti con gli enti di contorno: Enci, Unire, al fine di far decollare in maniera sicura e decisa le attività ippiche dell’ippodromo di Chilivani.
Io sinceramente mi trovo concorde ancora una volta col nostro Sindaco circa il coinvolgimento nell’iniziativa di questi ex dirigenti regionali ora in pensione , ma vista la crisi economica nonchè occupazionale che attanaglia la Città,spero che questi ultimi siano disposti a trasmettere nel breve periodo la loro professionalità a chi realmente ha bisogno di lavorare e soprattutto siano disposti a farlo rinunciando a qualsiasi compenso per il bene del territorio.
Personalmente quello che spaventa dell’iniziativa sono le motivazioni prettamente di risparmio finanziario che ha portato la regione Sardegna nella fattispecie l’ex governatore Renato Soru a questa, a mio giudizio, dismissione.
Per contro sono cosciente che tutto questo rappresenta una importante sfida per gli Ozieresi e per l’amministrazione comunale in carica.
Tuttavia non pochi sono i dubbi circa le capacità finanziarie del Comune per far fronte a un iniziativa del genere, infatti considerati i tempi e la politica al risparmio verso gli enti locali del governo nazionale, a mio avviso penso che la struttura debba contare solo sui propri introiti.
L’altro giorno personalmente ho incontrato Il Sindaco Ladu con cui ho parlato ed esposto le mie perplessità sull’iniziativa, cosciente di avere a che fare con una persona che ha a cuore sia gli interessi del territorio che quelli dell’ Ippodromo di Chilivani.
In particolare mi sono soffermato sulla questione occupazionale e su una piccola polemica che monta in questi giorni nei salotti della Città, circa il riciclo di alcuni pensionati di lusso ex dipendenti regionali dell’Istituto Incremento Ippico.
Devo dire che, Il Sindaco mi ha assicurato che è necessario sfruttare al massimo l’esperienza e la professionalità di questi ex dirigenti in pensione vista la loro dimestichezza nei rapporti con gli enti di contorno: Enci, Unire, al fine di far decollare in maniera sicura e decisa le attività ippiche dell’ippodromo di Chilivani.
Io sinceramente mi trovo concorde ancora una volta col nostro Sindaco circa il coinvolgimento nell’iniziativa di questi ex dirigenti regionali ora in pensione , ma vista la crisi economica nonchè occupazionale che attanaglia la Città,spero che questi ultimi siano disposti a trasmettere nel breve periodo la loro professionalità a chi realmente ha bisogno di lavorare e soprattutto siano disposti a farlo rinunciando a qualsiasi compenso per il bene del territorio.