giovedì 21 maggio 2009

VIVERE CONTROCORRENTE: Prima o poi qualcuno ti Picchia.

Essere un QUALUNQUISTA come il sottoscritto non è facile. Ozieri è una bellissima cittadina fatta di tante regole, non scritte, che la massa di residenti ritiene giusto rispettare, giuste o sbagliate che siano.
VIVERE CONTROCORRENTE nella nostra società è pericoloso, normalmente chi si schiera in modo critico come me o chi si mette a fare politica attiva a destra o a sinistra, lo fa solo quando raggiunge una posizione stabile nella propria vita, di solito un buon lavoro pubblico se è possibile e soprattutto, intoccabile da qualsiasi possibile ritorsione, esattamente in una condizione sociale diametralmente opposta alla mia.
Mi capita spesso di strappare commenti da amici e conoscenti, riguardo la mia spregiudicatezza nel dire quello che penso, anche e soprattutto quando a qualcuno tutto questo non piace; e come avete capito bene leggendo il mio BLOG, a me capita spesso.
Passando al mercatino di piazza Garibaldi un simpatico fruttivendolo (badate bene, senza ironia nel vero senso della parola), riprendendo alcune mie considerazioni esposte alcuni Post fa, ironicamente mi ha fatto notare, oltre al fatto che aveva i prezzi esposti, che prima o poi qualcuno mi avrebbe manifestato tutta la propria simpatia in modo sicuramente poco Ortodosso; io che non mi lascio certo intimorire, prendendo in mano un cetriolo, l’ho puntato verso di lui, rispondendoli che non sarà certo lui a farlo e devo dire che lui ha apprezzato la replica SORRIDENDO.
L’altro giorno mi sono recato in Comune per alcuni ragguagli riguardo i buoni pasto delle scuole e parlando con un simpatico impiegato, ho notato il fatto che era abbastanza prevenuto nei mie confronti, forse perchè a conoscenza della mia “TRASCURABILE” timidezza nel segnalare disservizi. Casualmente, abbiamo parlato di alcune problematiche relative alla sicurezza del sistema informatico comunale, dovuta al fatto che ogni computer presente negli uffici è connesso alla rete internet e qualora non fosse adeguatamente protetto da intrusioni e hacheraggi vari, poteva rappresentare una minaccia per la privacy dei cittadini e per le informazioni contenute nei computer stessi. Ebbene questa persona, con tono perentorio, mi ha fatto notare che stavo rappresentando un falso problema e che era giusto che ogni computer continuasse ad avere la propria connettività internet. Io sono un tecnico informatico esperto in sicurezza e sono anche a conoscenza di quella che è la connettività a disposizione del Comune di Ozieri, visto che prima facendo il rappresentante della Telecom avevo seguito la contrattualizzazione della ADSL di cui il Comune di Ozieri usufruisce. Vi posso assicurare, che pur con tutta la bravura dell’amico Andrea Fancellu, il problema c’e’. In ogni caso ho pensato che le mie parole potessero attentare alla liberta di questo impiegato, nei momenti di relax, di navigare in internet privatamente, leggere la propria posta elettronica o magari per assurdo avere voglia di leggere le mie indisponenze nel mio Blog. Quello che mi ha colpito, aldilà del tono da lui usato, è stato il fatto di avermi fatto notare che quando uno come me non è allineato a quelle che sono le regole di una convivenza civile, dovrebbe andarsene. Io gli ho risposto, “stia tranquillo che io rimango caro signore”, “saranno quelli che non condividono le mie idee ad andarsene”.
A parte questo simpatico siparietto, che avevo voglia di raccontarvi, dicevo in merito ad amici e conoscenti che, ridendo per la strada ricordando alcune ironie lette in questo BLOG hanno convenuto che prima o poi qualcuno vedrà bene di PICCHIARMI per far si che io smetta di rompere le BOLLE al prossimo. Ebbene io ho risposto con la mia solita metafora, che tiro fuori quando devo giustificare le mia posizione CONTROCORRENTE; “capisco che da queste parti sono tutti allineati e abituati a seguire il CAPRONE che tira le fila e le sorti del gregge, e se questo decide di buttarsi nel burrone anche gli altri fanno lo stesso. Io continuerò a buttarci gli altri nel burrone ma non per questo mi reputo un CAPRONE degno di questo nome.

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