domenica 24 maggio 2009

Correva l'anno 1994: "Il Cittadino" e MARIO... ER PIU'!!

L’anno 1994 per Ozieri come per tutta l’Italia fu quello di passaggio tra la prima e la seconda repubblica. Con la discesa in campo di Silvio Berlusconi e le vicissitudini meglio note come “MANI PULITE”, ci fu un TZUNAMI POLITICO che ridefinì tutto il panorama Politico sia Nazionale che Locale. Allora a Ozieri era consuetudine leggere “Il Cittadino”, giornale di informazione e di propaganda della nuova corrente politica. Diretto da Gavino Sanna, abile giornalista con alle spalle la redazione della pagina locale dell’La Nuova Sardegna, ll Cittadino raccontava, a modo suo, le vicissitudini politiche di allora, solleticando frequentemente , grazie alla capacissima nonchè ironica penna del direttore, i pruriti di un pò tutti gli esponenti della politica Ozierese. Oggi vogliamo ricordare un articolo apparso poco dopo la vittoria alle Politiche del 94 di Silvio Berlusconi, in piena campagna elettorale per le Comunali, che, come sempre accade a Ozieri in controtendenza nazionale, furono vinte dal centro sinistra, anche in virtù delle immancabili spaccature che quel terremoto politico creò. L’articolo, che qui a fianco pubblichiamo in versione integrale e per facilità del lettore ridigitato subito dopo il Post, parlava di un certo Mario molto noto a Ozieri, che si apprestava a rientrare in politica schierandosi col nuovo “Forza Italia”, ma che poi per varie vicissitudini si schierò addirittura contro Forza Italia stessa, cosi come fece il sottoscritto assieme agli altri fondatori del primo club, in qualità di AUTOSOSPESI.
Questo commento intitolato “Mario Er Piu’”, scatenò tutta una serie di risvolti giudiziari che si protrassero per circa 10 anni nelle aule dei Tribunali di Sassari e poi Roma, visto che Mario decise di ricorrere fino in Cassazione, perdendo regolarmente anche in quella sede.
La causa per diffamazione e risarcimento danni, prima di arrivare in tribunale, fu dibattuta e discussa allo spasmo e allietò per anni, i vari pranzetti che Mario si concedeva, sempre alla romana, nel famoso ristornate sopra i portici, allora gestito da Antonio Amati, con quelli che Gavino defini' gli amici fidati di allora, da cui scaturirono diverse leggende metropolitane riguardo alcuni risarcimenti, ALLORA MILIARDARI, che avrebbero consentito a Mario, oltre che a invitare qualche volta il pranzo a chi se lo aveva sorbito negli anni sempre con i soliti argomenti forcaioli relativi alla vicenda, di viaggiare per il mondo tutta la vita e addirittura arrivare a potersi permettere un viaggio su Marte con partenza SPECIALE dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Abbiamo voluto ripubblicare questo articolo, oltre che per rendere omaggio a una penna, che noi stimiamo per capacità e ironia, anche per ricordare e rivivere quei bei tempi, dove con poca esperienza ci affacciammo alla politica, con poche soddisfazioni e molte delusioni, ma non per questo non possiamo dire a distanza di tempo di non esserci TANTO DIVERTITI.
Da quella vicenda iniziarono a circolare a Ozieri dei soprannomi, per ricordare le gesta dei protagonisti che ancor oggi sopravivono quali: Becciusconi, TrentaDanari, Mario Er Piu’, Mario Fumarosa, BerlusBoe, King Kong, Il Bombero, Pupazzo, Giannanton, La Serpe o Forza Cagliari o per gli amici Magrezza, La Cinquecento Elettorale di Nannino, Merolone, Cicchito, Attila, Ridolini, Pinocchio, La vergine Russa, Trangalleu, Su’IsCantaradu ecc ecc….!!!

Buon Divertimento


Mario ER PIU'... di Gavino Sanna.
Erano le 12.45. La giornata iniziava decisamente male dopo quella levataccia antimeridiana. A Mario gli capitava sempre di frequente e poco lo consolavano il caldo cappuccino e la fumante brioscia consumata al BAR. Non riusciva a placare la depressione che già dalle prime ore del giorno lo angosciava. Eppure doveva essere soddisfatto. Tutto stava procedendo per il meglio dal giorno che, nell’assemblea del “Pro Murru Sindaco”, il suo assegno da un milione sbandierato sotto lo sguardo incredulo degli astanti, gli era servito per conquistare un altro gradino della scala che porta all’Assessorato alle Finanze. Di buon ora, erano circa le 13, una sguardo alla posta del giorno… Et voilà! Che c’e’? Una lettera di Silvio Berlusconi? Burlone di quel Silvio – pensò Mario. Eh! Questi scherzi di primo mattino proprio non ci vogliono. “Sta a vedere che quel mattacchione di Silvio mi ha scritto per affidarmi le sorti del club di Forza Italia di Ozieri… Non ci posso credere… Qualche minuto di silenzio lungo come ore pesanti come macigni poi… un tonfo. Maledetto Silvio. L’angoscia gli fece vedere tutto il mondo dipinto di nero. Gli succedeva cosi quando cercava di correre, senza successo, nella “Formula 400”, famosa gara automobilistica che richiedeva, per riuscire, impegno, intelligenza, capacità, volontà, tenacia, intraprendenza, coraggio, lucidità, acume, passionalità e freddezza, lungimiranza, simpatia, e soprattutto tanta, tanta voglia di lavorare. Maledetto Silvio. Gli scriveva personalmente per raccomandargli un voto a Tore Becciu. Quel Tore Becciu che proprio gli sta sulle…. Figuratevi che era riuscito a licenziarlo in tronco dagli impianti di calcestruzzo ed ora se lo ritrovava candidato a Sindaco…. Ma guarda che roba Maledetto Silvio! La giornata era ormai rovinata. Che fare? I pensieri non riuscivano a prendere consistenza. L’ulcera lo straziava. Un cerchio alla testa aumentava la sua angoscia. Non ne posso più di questa vita disse tra sè e sè. Un salto in ristorante con gli amici fidati. Un tavor antistress… Quel maledetto Silvio scrive agli Ozieresi per invogliarli a votare Salvatore Becciu. Inaudito. E pensare che lui per Silvio avrebbe dato anche il c…uore. Nella confusione di quelle prime angosciose ore del giorno, all’improvviso, uno schianto. Anzi: un lampo di genio! Sta a vedere che la situazione si ribalta ed il trionfatore è proprio lui…. E se denunciasse tutto alla DIGOS? E se lui dicesse che quella letterà falsa? E se lui dicesse che Berlusconi, che è anche presidente del consiglio, nonpuo scrivere agli Ozieresi per domandare un voto per Tore Becciu E se lui riuscisse a far scoppiare un caso nazionale? Già sogna le prime pagine dei quotidiani. La Rai, le stesse televisioni di Berlusconi, saranno costrette ad intervistarlo e lui potrà dire agli italiani come stanno veramente le cose. Immaginiamoci che successo. Anche Murru lo porterebbe sugli altari. Altro che assessorato alle finanze. Potrebbe fare il vice sindaco vicario. Avere la città in mano. Riprendere il bastone del comando…. “Non ho dubbi – dirà qualche ora dopo in commissariato – Berlusconi non può scrivere quella lettera. Questo è il corpo del reato. La lettera è falsa”. Parola di chi se ne intende. Occorre fare subito indagini approfondite. Occorre sequestrare il corpo del reato che sta nelle tipografie. Negli uffici di Polizia di Via Vittorio Veneto lo ascoltano increduli e lo verbalizzano. Accidenti! Un ozierese sfida il presidente! Che grinta caspiterina! Che sicurezza! La solita strage di cuori… di Mario Fumarosa. Fuori lo attendono i missini, gli autosospesi, i democristiani, le donne di chiesa, le donne…. E un Osanna… Gli vien voglia di gridare ai quattro venti la sua gioia. Tutti lo baciano in bocca e lo abbracciano. E’ lui il vincitore! Ha trovato l’idea giusta per dare lustro ad una lista scialba: ora potrà comandare sugli anziani democristiani e sui nostalgici missini. Nessuno gli si potrà opporre. Nessuno potrà fermare la sua ascesa… Il risveglio è brusco. Ha la bocca impastata. Dev’ essere stata quella birra bevutina ristorante nel far della notte. Che sogni. Maledetto Berlusconi. Ma guarda un pò che a letto anziché portarsi una sinuosa fanciulla sogna Tore Becciu e Silvio Berlusconi, gli insuccessi automobilistici e quelli politici, Franco Murru e Virginia Secci… Non ne può più.. La vita gli sta diventando una frana. Oggi non suona, come ogni giorno di buon mattino, neanche la sveglia delle 12 e 30. Ma cosa sarà successo? Suonano al portone. Che strano – pensa – a quest’ora? Così presto? E’ l’ufficiale giudiziario. Probabilmente gli notifica un avviso di garanzia. Ora capisce: non era un sogno. Il giorno prima aveva denunciato alla DIGOS le “malefatte” di Salvatore Becciu e di Silvio Berlusconi. Altro che successo. Altro che Osanna! Osanna! Occorreva subito un avvocato per difendersi dall’eventuale reato di calunnia. Povero Mario! Che frana! Peggio di Calimero!

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