venerdì 22 maggio 2009

Costume Femminile: Minigonna Calze a Rete o Burka?

Riprendo a parlare di abbigliamento, dopo aver consigliato, con qualche immancabile e personale strascico polemico, ai nostri negozianti di abbigliamento in eccesso, di riconvertire la propria attività proponendo come alternativa di aprire un buon negozio di intimo, che in verità a Ozieri manca.
L’argomento di questo Post, riguarda alcune riflessioni e punti di vista, chiaramente del sottoscritto, sul fenomeno del costume femminile nel mondo, in particolare come la donna si propone e si sente di manifestare la propria femminilità, sia liberamente come avviene in quelli che Berlusconi aveva definito paesi civilizzati e con qualche censura come avviene nei paesi mussulmani, un po integralisti, che ben conosciamo.
Come sempre nelle mie riflessioni, la provocazione è dietro l’angolo, e anche qui proverò a mettere a confronto due culture: la nostra basata sull' emancipazione e parità dei sessi che porta la donna a sentirsi libera di scegliere, libera di apparire, ma anche libera di provocare vestendo in maniera più o meno discinta e quella più restrittiva dei paesi medio orientali.
L’uomo occidentale ormai è abituato al costume della donna dei giorni nostri e in verità ci si scandalizza sempre meno di minigonne e trasparenze, visto che ormai i nostri occhi sono quotidianamente assuefatti da tanta chiamiamola espressività femminile. Tutto questo fa si che l’uomo occidentale omologhi la propria attrattiva sessuale verso l’alto, in quanto ormai tutto è esplicito a discapito di quella fantasia che a mio parere stimolerebbe la necessità di confrontarsi in maniera decisa e a tutti i costi con le esponenti della sfera femminile.
Nei paesi mussulmani la musica cambia, ed ecco che la donna anziché minigonne e calze a rete, copre praticamente tutto il copro con abiti scuri, indossando il cosi detto Burka, lasciando scoperti solo gli occhi e niente più.
Per contro l’uomo prova attrazione verso il sesso opposto non attraverso lo sguardo come in primis avviene dalle nostre parti, ma utilizza altri parametri , almeno cosi posso immaginare, tipo: il semplice parlare, il profumo, le movenze e niente più visto che il resto è completamente coperto.
Se poi sotto quel mantello ci sono due baffi belli grossi, vale il detto “donna baffuta sempre piaciuta” anche perché con tutto questo mistero dovuto al Burka che nasconde quasi tutto, la sensibilità dell’uomo è chiaro che sia tarata su altri valori minimi più bassi rispetto ai nostri.
Personalmente io preferisco un pò di mistero, e quando mi capita di vedere delle belle esponenti del gentil sesso abbastanza scoperte, non sempre il risultato è quello sperato da chi si veste in quel modo.
Non so se preferirei una donna col Burka o una in minigonna e calze a rete, certo quelli sono solo i primi approcci e per scegliere una buona compagna di parametri c’e’ ne sarebbero altri, ma in questa riflessione c’e’ posto solo per il costume femminile e per quello che la donna vuole mostrare.
Ebbene meglio un Burka che una minigonna troppo discinta con calze a rete un pò volgarotta. Alla fine vale sempre la regola del buon senso per tutti, sia occidentali che medio – orientali.
Per il resto ognuno ha i suoi gusti ed è meglio che se li tenga stretti, almeno fino a quando sarà capace di "GUSTARLI”…!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

è da maschilisti parlare di come è meglio che vesta una donna(a meno che non parli ai propri confidenti di come lui vorrebbe la sua donna),se uno invece non ne parla è segno evidente di intelligenza perchè ha capito che la donna non è un essere inferiore all'uomo,ma di eguali diritti e libertà come quando l'uomo può indossare i pantaloncini e i bermuda senza che se ne faccia discussione chiedendo pareri ai lettori.

Maurizio Caredda ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Maurizio Caredda ha detto...

E' democratico avere parere diversi a volte addirittura opposti, non mi va di scrivere sempre l'ultima risposta ad ogni botta di qualsiasi lettore o "lettrice" critica di questo blog.
Pertanto non rispondero' al commento e ringrazio chi lo ha scritto invitandolo o invitandola a partecipare frequentemente con la stessa chiave critica che ritengo sia un tocca sana per questo BLOG.
Grazie per l'intervento e alla prossima.
Dopotutto qualche volta è meglio non replicare per cortesia..... e non solo !!!