lunedì 18 maggio 2009

Ozieri: Popolo di Infermieri, di Baristi e di negozianti di ABBIGLIAMENTO!!!!

Con immenso piacere la mattina mi capita spesso, mentre mi appresto ad entrare nel salotto di Ozieri: “BADDE”, di fermarmi a parlare con Zio Dantino Scacchia: Abruzzese d’origine ma Ozierese acquisito, uno dei pionieri del commercio di abbigliamento, parente stretto di tutti quei negozi contraddistinti dalle famose QUATTROESSE, a cui nel corso del tempo tutti noi abbiamo fatto ricorso, per vestire i momenti più belli della nostra vita e non solo quelli. Tempo fa avevo parlato di quelle che sono le professionalità solite degli Ozieresi; ovvero quella dell’Infermiere e quella del Barista, che con immenso stupore ho scoperto sono ben 84 e non 54 come avevo citato alcuni Post fa. Ebbene a Ozieri, se ogni tre passi trovi un Bar ogni quattro trovi un negozio di ABBIGLIAMENTO. Scherzosamente io do la colpa all’amico Dantino per il fatto che l’Ozierese medio ha individuato nella sua professione, una di quelle che farebbe diventare BENESTANTI, ragion per cui alcuni padri di famiglia hanno investito tutta la loro LIQUIDAZIONE per aprirli e la loro PENSIONE per mantenerli aperti, facendo in modo che i loro figli potessero iniziare la tanto sospirata e dignitosa attività di NEGOZIANTE DI ABBIGLIAMENTO. Quello che trovo più assurdo e che non si capisce quale sarebbe l’utenza di tutti questi negozi, visto che per strada di gente se ne vende sempre meno, sopratutto nei giorni comandati quando si dovrebbe indossare qualcosa di nuovo. E allora che ci fanno tutti questi negozi di abbigliamento??? Se e’ vero che la crisi economica fa si che la gente esca sempre meno a che serve comprare un vestito nuovo?? Ma se è vero che la gente sta per lo più a casa, quali indumenti dovrebbe comprare maggiormente? I pigiami?? Si dice che quando la gente non ha possibilità economiche gli rimanga solo quel piacere che noi tutti conosciamo che di regola si consuma nelle mura domestiche, quale potrebbe essere la soluzione per riconvertire tutte queste attività dedite alla vendita di Abbigliamento? Io un consiglio mi permetto di darlo sempre per non sembrare TROPPO DISTRUTTIVO, ebbene: 20 anni fa ho studiato a Pisa e mi ricordo che quando passavamo vicino a un famoso negozio di intimo per signore e signori, ci faceva tanto sorridere il nome che era stampato sull’insegna: “SOTTO SOTTO”. Cari commercianti di abbigliamento, mi sa che per i tempi che corrono un negozio con l’insegna “SOTTO SOTTO” anche a Ozieri non guasterebbe, diamo un po di sale a quella gente che per problemi economici rimane in casa ed esce di rado. Io credo possa essere un buon business, l’importante è non fare “DANNO” altrimenti poi la crisi aumenta per le famiglie...... Chi ha orecchie intenda…!! Tutti gli altri possono continuare a sfumacchiare tutto il giorno alla porta del proprio negozio aspettando che i tempi cambino.. 

2 commenti:

gavi ha detto...

aprilo tu "SOTTO SOTTO" e vedrai che sopra sopra è facile parlare...

Caro Maurizio,sinchè si parla di problematiche và bene,ma se poi esordisci nelle stesse con delle leggerezze,non và più bene.

Maurizio Caredda ha detto...

Ti rispondo seduto all'Impero gustando una bibita fresca in bermuda stinchi varricosi bianco latte sandali amuffiti e maniche corte.
Leggera e' l'alternativa proposta, pesante è il problema che non puoi negare a Ozieri esista.
La leggerezza serve per quell' ironia che nei miei post non puo' mai mancare. Chi mi legge lo sa bene, e cerca sempre quello.... Non bisogna mai deludere lo spettatore cara Gavina.