Lo
tsunami elettorale è passato anche dalle nostre parti, lasciando morti (molti),
feriti e qualche contuso. Di sicuro, a leggere attentamente il voto ozierese,
un dato appare quanto mai chiaro e cioè la sconfitta della sinistra, ma
soprattutto del partito del sindaco Ladu
che si ferma a 613 voti, ed una percentuale complessiva delle liste al 45,01,
contro una percentuale del 49,25 delle liste di centro-destra, una vera e
propria botta che ha sconsigliato i supporters del PD assiepati in una
improvvisata sezione volante ai giardini del Cantaro di festeggiare
anticipatamente. Prima che lo facessero è infatti arrivato Leo più che mai trafelato ed affumicato, a fermare Lo Smilzo e gli sbandieratori dallo
scorrazzare per le vie cittadine. In realtà il numero delle preferenze che il
PD ha indirizzato verso candidati non ozieresi la dice lunga sulla
considerazione che dalle parti della maggioranza comunale si ha verso i propri
concittadini e, a sua volta, il risultato elettorale della stesso partito è
significativo sull’attuale gradimento che la sinistra maggioranza comunale ha nel cuore degli elettori ozieresi. In
tutto questo “bailamme” a poco è valsa la presenza, fra i candidati della
coalizione, di una vera e propria idrovora di preferenze come l’assessore
comunale Gigi Sarobba ad attenuare
la batosta. E così Ozieri si conferma come al solito in controtendenza, con la
sinistra che vince le elezioni regionali, soprattutto grazie al tradimento del
traditore di turno, e perde sonoramente dalle nostre parti. Comunque,
sia come sia, continua a salire, anche se non vertiginosamente, il candidato
del Partito dei Sardi e assessore ai Servizi Sociali Gigi Sarobba, buon amico del nostro Blog tanto che la direzione è
ogni giorno costretta a smentire categoricamente i “boatos” che ci accusano,
senza mezzi termini, di avergli tirato la volata! In realtà il nostro ha
mancato l’elezione per le scelte
scellerate di se stesso e soprattutto del PD che, per scongiurare la temuta
elezione dell’alleato, ha proceduto a fargli terra bruciata intorno, con una
campagna elettorale di discredito sottotracia del quale l’assessore si rifiuta
ancora una volta di prendere coscienza! Scende di brutto Leo, insieme
alla sua coalizione comunale, travolto e stordito in tutti i sensi. In realtà
non lo si è visto molto in campagna elettorale, probabilmente occupato a
scansare indagini, inchieste e avvisi di garanzia che oramai al Palazzaccio
sono il pane quotidiano! Per lui sono sicuramente in arrivo tempi duri, malgrado
la presenza a Cagliari degli amici di partito. Pare infatti che dal Comando
provinciale della Benemerita sia arrivata la richiesta (ma sono solo voci!)
dell’utilizzo di alcuni locali al primo e al terzo piano del Palazzo comunale per
il disbrigo delle relative pratiche! Non pervenuto Carmelino, il cui partito-famiglia si è arenato a 150 voti. Come
piccola consolazione gli rimarrà sempre il posticino di assessore comunale da
1200 euro al mese più le spese, giusto per arrivare alla terza settimana”! Sono
infatti oramai lontani i tempi nei quali, al bilancio familiare, contribuiva
l’indimenticata zia Peppina con le
sue innumerevoli pensioni di invalidità e accompagnamenti vari!! Caduta libera per
il nuovo acquisto della sinistra maggioranza Dongu, fermatosi ad un insignificante risultato personale che non
vale la pena di commentare, malgrado la pomposa presentazione ufficiale del
nostro primo cittadino che gli ha ben dedicato il solito intervento pubblico
fotocopia. Tralasciamo il resto dei candidati,
praticamente non classificabile senza però aver prima sottolineato i quasi
400 voti regalati dal PD locale ai candidati non ozieresi. Eppure una semplice
operazione matematica, l’addizione, dimostra facilmente come, se una parte di
quei voti fossero andati al nostra supporter,
Gigiotto oggi sarebbe
comodamente assiso sugli scranni del Consiglio regionale. Se
a sinistra si piange, dirimpetto non si ride. Erano ben tre i candidati di peso
che il centro-destra schierava, e cioè Cubetto,
Molinu e Fadda. Il primo ha comunque avuto un risultato di assoluto valore,
se solo si pensi che è stato il terzo di una lista che non sembrava lasciare
molte speranze. L’ex sindaco ha quindi dimostrato di essere vivo, probabilmente
in parte anche grazie alla giovane e grintosa erede in consiglio comunale. In calo ma non troppo la Margheritina
centrista, che rischiava di rimanere tagliata fuori dai giochi elettorali, ma la
fifa del Timbratore Comunale per le
elezioni e soprattutto per la legge elettorale che prevede le preferenze le ha
offerto l’occasione per mettersi ancora una volta in mostra. In forte flessione,
infine il candidato ufficiale dei Riformatori nonché amico sincero del nostro
Blog Vanni Fadda intorno al quale (forse a sua insaputa) continua la tattica
della terra bruciata ad opera di non meglio identificati “amici”! Pensava di
fare incetta di voti a destra (my dear Vanni, do you remember the posters?) e
soprattutto a sinistra, anche lui
vittima delle promesse di Leo,
rimanendo infine trombato sulla via di
Cagliari pare da una congiura di palazzo architettata da Nannino, e ora starebbe meditando l'Aventino, cioè a dire “Aio dà,
se non mi volete, ditelo chiaramente” (appunto)!
mercoledì 19 febbraio 2014
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