Vagabondando fra gli atti amministrativi comunali, sul sito dello stesso Palazzaccio siamo andati a “indagare” sul Segretario comunale, protagonista suo malgrado del post dell’altro ieri “DELIBERANDO QUA’ E LA”. Ebbene, scoperta delle scoperte siamo venuti a conoscenza che la stessa Segretaria, oltre che Segretaria comunale ha persino l’incarico di Dirigente del Settore Amministrativo. Ebbè, direbbe ancora una volta Nannino, che importanza può avere, vuoi mettere il campetto da tennis di Pupurruju e i parcheggi sul retro del Comune? A dire il vero, tutta questa curiosità ci sta venendo dopo aver letto la delibera pubblicata alcuni giorni fa, la n°44 del 17 Aprile appunto, con la quale la Giunta comunale stabiliva l’istituzione di un servizio gare in staff alla Segreteria generale. Avendo precedentemente saputo che la stessa funzionaria, tale Marina Piras è a suo tempo stata nominata anche responsabile dell’anticorruzione nel Palazzaccio (capirai!!) con decreto di Leo n°2 del 13 Marzo 2013, ci è venuto il dubbio che la stessa si potesse trovare nel pieno di un grossolano conflitto di interesse. Dubbio subito risolto grazie al nostro efficientissimo settore legale che a precisa domanda così ci ha risposto:”Alla luce dei più recenti provvedimenti normativi in materia di controlli interni e di adempimenti anticorruzione, il Segretario Comunale diviene il garante della legalità e della conformità dell’azione amministrativa alle leggi, agli statuti ed ai regolamenti, con il preciso obbligo
giuridico di segnalare le illegittimità contenute in tutti i provvedimenti amministrativi, al fine di impedire atti e comportamenti illegittimi forieri di danno erariale. Sarebbe a dire che la scelta del legislatore di individuare il Segretario comunale quale cardine del sistema dei controlli interni e del complesso meccanismo previsto dalla legge 190/2012 in materia di contrasto alla corruzione all’interno degli enti locali, rende sempre meno difendibile la scelta di affidare allo stesso (in questo caso la nostra Segretaria, ndr) funzioni gestionali. È infatti evidente che il Segretario comunale che svolga nell’ente il ruolo di protagonista nel sistema dei controlli non può essere coinvolto nell’attività di gestione, pena il venir meno delle condizioni di imparzialità che una seria e completa attività di controllo impongono”. L’alternativa a tutto ciò, diciamo noi, sarebbe quella di rendere possibile, nel nostro Comune ciò che non appare assolutamente accettabile, e cioè che una parte dell’attività gestionale del Palazzaccio, il settore Amministrativo e le gare di appalto quindi, venga affidata alla gestione della signora Segretaria, ovvero sottratta “de facto” ad un regolare e indipendente controllo, non potendo la stessa rivestire, contemporaneamente, la qualità di controllore e controllato così come abbiamo affermato nel post precedente. Le conclusioni possono essere le più varie e ci torneremo nei prossimi giorni, ma nel frattempo, a furia di parlare di segretarie e dirigenti, da un veloce calcolo aritmetico siamo ora in grado di svelare ai nostri internauti che attualmente, al Comune di Ozieri vi sono: un Segretario comunale, un Dirigente del settore Amministrativo, un mezzo Dirigente (Ufficio Tecnico), tre Dirigenti rispettivamente ai Servizi Sociali, Sport e Cultura, Bilancio e Finanze (cioè a dire le tre Arpie, ndr) e niente meno che dodici posizioni organizzative. E così Leo, dopo averci fatto due palle grandi quanto una casa e altrettante campagne elettorali con la storia che i Dirigenti del Comune erano troppi, in sette anni ha battuto il record dei records e cioè è riuscito a nominare tre Segretari, due Direttori Generali/Segretari Generali, un Dirigente e un mezzo Dirigente!!
“CHAPEAU”
mercoledì 30 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
DELIBERANDO QUA E LA'

Ebbene, nel nostro instancabile curiosare siamo andati a scovare una Delibera di Giunta, la numero 44 del 17-04-2014, cod. 205 15 con oggetto: “Istituzione Servizio Gare temporanamente in staff alla Segreteria Generale”.
Ebbè, direte voi che ci seguite così fedelmente, che cosa ci sarà mai di strano in una Delibera che tratta della istituzione di un servizio di gestione delle gare di appalto? “Atto dovuto!” sostiene qualche amico della maggioranza, mentre l’opposizione latita e non si preoccupa neanche di andare a vedere che cosa mai possa esserci dietro una apparentemente innocente delibera di Giunta che tratta di un argomento così delicato come la gestione di gare di appalto. Ebbene, se si va a leggere la circolare della presidenza del Consiglio dei Ministri n°1 del 25 Gennaio 2013, a firma dell’allora ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi, circolare che il nostro primo cittadino e il Segretario comunale da lui nominato nel Settembre del 2012 dovrebbero ben conoscere, è palese l’assoluta inopportunità, per non dire incompatibilità, che il responsabile della prevenzione della corruzione nel nostro comune, e cioè lo stesso Segretario nominato con decreto del sindaco il 13 Marzo 2013, possa contestualmente essere messo a capo del servizio gare d’appalto, cosa questa che ne farebbe, “de facto”, un controllato e controllore tanto più, e fatto questo ancora più grave, se si pensa che lo stesso Segretario comunale di Ozieri, tale Piras Marina da noi non personalmente conosciuta, di fatto è funzionario di nomina politica essendo stato personalmente scelto da Leo, cioè con assoluta incompatibilità a tale incarico anche a causa della “particolarità del vincolo fiduciario che lega la suddetta funzionaria all’autorità di indirizzo politico (sindaco) e all’amministrazione comunale stessa”. In parole povere il nostro primo cittadino dà in gestione tutte le gare di appalto del Palazzaccio ad una funzionaria comunale da lui a suo tempo nominata.
Con tutto ciò detto, non abbiamo intenzione di fare sfoggio di cultura amministrativa, anche se siamo pronti a scendere nei minimi particolari grazie agli esperti del “settore Legale e Amministrativo” del nostro BLOG, ma solo spiegare ai nostri fedelissimi che, nel mentre gli indomiti consiglieri comunali di opposizione guidati dall’intrepido Nannino si preoccupano dei parcheggi sul retro del comune o di un campetto da tennis di periferia come da interpellanze in discussione nel Consiglio comunale del 30 Aprile, la sinistra amministrazione continua indisturbata ad interpretare leggi e regolamenti “Pro domo sua”!
“Cà nisciuno è fesso”
giovedì 24 aprile 2014
La vera storia di ZIA PEPPINA....(Funerali solenni e omelia di Leo) 5°parte
Sia come sia la cerimonia andò avanti abbastanza rapidamente, tuttavia al posto di un brano del Vangelo si optò, date le circostanze, per la lettura di una breve riflessione tratta dal III capitolo del capolavoro “Dialoghi con la Notte” di Nichi Vendola: “Io credo che dobbiamo avere il coraggio di nominare la notte e di costruire collettivamente la narrazione dell’attesa dell’alba. Ma per andare incontro all’alba abbiamo bisogno di ricostruire dentro di noi la volontà soggettiva, una volontà convertita, di cercare luce. Dobbiamo ritrovare la nostalgia della luce, dobbiamo preparare una culla per quell’alba, dobbiamo andarle incontro. Speriamo che si tratti di qualcosa che potremmo raccontare in prima persona, perché vorrà dire che avremo sconfitto il buio della notte, che avremo preservato la bellezza e la decenza dalle insidie delle tenebre”. A seguire un breve dibattito di circa tre quarti d’ora e si passò finalmente all’omelia che il parroco, con grande sensibilità, lasciò a Leo che così esordì: ((Carissimi fratelli e sor…., ehm, scusate, carissimi compagni e compagne, siamo quì oggi per portare l’ultimo saluto alla nostra cara, impareggiabile Zia Peppina che ci ha improvvisamente lasciati, due giorni fa, proprio quando era arrivato il tanto atteso momento della riscossa. Zia Peppina non è più con noi ma il suo spirito aleggia in queste navate, avvolge i nostri pensieri, protegge il nostro agire, invade il nostro cuore. Quanti ricordi si affacciano nella mia mente, quando da piccolo democristiano giocavo nei vicoli di Corralzu e lei mi chiamava”Leonà, Leonà, lassalo narrere sos peideroso!” E’ stata per noi un faro, una guida nel bene e nel male, ci ha aiutato a superare i terribili momenti di quando, nel Palazzaccio imperversavano Fadda e Cubetto, anni bui e di sofferenza. In quegli anni lei, pensionata al minimo non arrivava a metà della seconda settimana del mese ma non si lamentava, accettava tutto con dignità e quando andava in Comune a cercare un aiuto ai Servizi Sociali spesso veniva cacciata fuori in malo modo da quelle Dirigenti che, come primo atto della nuova Giunta, provvederemo subito a rieducare! Mentre ad Ozieri imperversava l’odiata destra lei soffriva in silenzio e solo Carmelino portava il suo grido di dolore nel Consiglio comunale. E’ venuta a mancare proprio nel momento del trionfo, troppo grande è stata la gioia di vedere finalmente il Palazzaccio conquistato, gli usurpatori cacciati, le Arpie zittite, e troppo forti sono state per lei le emozioni che si sono susseguite negli ultimi giorni, mercoledì scorso la vittoria del suo adorato Milan in Coppa dei Campioni e lunedì la gioia della vittoria elettorale, e così il suo grande cuore di compagna indomita non ha retto. Addio Peppina, non ti dimenticheremo mai, da lassù guida i nostri passi, fortifica i nostri ideali, illumina il nostro cammino!!)).
AMEN!
La prossima puntata il testamento olografo di Zia Peppina
AMEN!
La prossima puntata il testamento olografo di Zia Peppina
martedì 15 aprile 2014
SPEZZATINO MUNICIPALE

Fu una cosiddetta internalizzazione che di fatto da una
parte restitui' maggiori diritti alle varie figure lavorative che prima operavano per conto dei, tanto
vituperati dal nostro blog PRESIDENTI DELLE VARIE COOPERATIVE, ma che poi, cosi come ogni
medaglia ha il suo rovescio, ridiede alla politica quel controllo diretto e
clientelare dei servizi pubblici e delle varie assunzioni di personale non
sempre necessarie al loro funzionamento.
Ne consegue che dopo
quasi due legislature Ladu, una volta avute mani libere liquidando il vecchio e
sapiente amministratore e la sua brava
segretaria, nominati i propri scagnozzi e assunta a tempo indeterminato la cosiddetta "squala", giusto in tempo prima che il vento non se la portasse
via, Leo abbia di fatto usato la stessa municipalizzata per fini clientelari al
punto che dopo aver "stabilizzato" amici ma sopratutto parenti e
conoscenti politicamente ben allineati, guadagnando la rielezione nel 2012, si sia
arrivato al famoso punto di non ritorno, ovvero alla quasi BANCAROTTA con un
buco di bilancio a sei zeri.
Dopo il vano
tentativo dei giorni scorsi, di deliberare in giunta la messa in appalto di
servizi quali: asilo nido e casa protetta, ma di lasciare sotto la campana
pubblica la casa di riposo per evidenti ragioni di opportunita' familiare,
visto che ci lavorano le cognate di Leo e la moglie del vicesindaco, parrebbe
che la "segretaria" non voglia sentire ragioni e di fatto tutti i
servizi sopracitati andranno in appalto e verranno gestiti a breve da
cooperative private.
Ci risulta che sia in corso un tentativo distensivo nei
confronti delle varie figure lavorative coinvolte, ancora per poco dipendenti della Prometo, con delle riunioni preparatorie
al triste epilogo lavorativo convincendo, o almeno tentando, gli stessi
lavoratori che il bando pubblico prevedera' l'obbligo di riassunzione delle persone gia'
presenti in organico, anche se vorrei ricordare al caro Leo che i bandi sono
redatti dai Dirigenti e non da i politici.
In ogni caso per
ulteriori ragguagli e anticipazioni-gossip sui fatti in corso, tornate a
sintonizzarvi presto sul nostro blog, da noi va di moda divulgare la sola verità, cotta o cruda che sia!!!
venerdì 11 aprile 2014
LA BANDA DEL "BUCO"!!!
I tempi sono duri, lo ripetiamo pressoché ogni giorno, ma fortunatamente gli ozieresi hanno la fortuna di avere, all’interno del Palazzaccio, chi risolve i problemi. Infatti, Leo risolve i problemi, Carmelino risolve i problemi, Uccino risolve i problemi, Gigiotto risolve i problemi, il Segretario di Staff risolve i problemi, persino le tre “Arpie” risolvono i problemi, l’unico che anziché risolverli, i problemi, sembra essere stato messo lì apposta a crearli, è il mezzo dirigente! Ebbene, con tutto questo po’ po’ di specialisti in soluzione di problemi pare proprio che stavolta, sul bilancio comunale si stia aprendo non un buchetto ma una vera e propria voragine. E così la banda del buco colpisce ancora, lasciando un solo indizio: troppo bravi, sicuramente grandi professionisti, anzi super. Non è infatti da tutti organizzare e portare a termine il clamoroso buco di bilancio che Leo e la sua variegata coalizione stanno per rifilare agli ozieresi, frutto di ripetuti “lifting” finanziari che vanno avanti da sette anni e che non sono più sufficienti ad impedire il patatrac.
A questo proposito sarebbe non poco istruttivo andare a rileggersi il tenore degli interventi che l’attuale primo cittadino faceva, in Consiglio comunale ai tempi del Re Sole Vanni Fadda, da lui allora accusato senza mezzi termini di praticare una “finanza creativa”, e che oggi si ritrova evidentemente ad emulare. E così, svenduta la farmacia, svenduto il patrimonio comunale, buttati al vento gli introiti del fotovoltaico non avevamo dubbi, lo andiamo ripetendo da tempo, che Leo avrebbe portato le casse del Palazzaccio ai limiti della bancarotta. Le notizie che provengono dagli affollati corridoi del comune e da alcuni settori della stessa maggioranza, tuttavia ancora ufficiose dato il silenzio degli addetti ai lavori (non ultimo l’assessore con il mutuo da pagare, ndr)appaiono infatti alquanto allarmistiche su una possibile implosione politico-finanziaria, che rischia di travolgere in un solo colpo una coalizione che oramai, a metà della seconda legislatura inizia a mostrare più di una crepa che potrebbe presto trasformarsi, se le cose non dovessero sistemarsi, in una vera e propria frana.
Il buco causato dalla sciagurata gestione della cosa pubblica cittadina si aggirerebbe oltre il milione e mezzo di euro, cioè a dire circa tre miliardi e mezzo di vecchie lire, una voragine stratosferica nei conti pubblici locali che si sta per abbattere sulle esauste tasche dei cittadini, ma soprattutto su buona parte dei “dipendenti” della partecipata comunale per eccellenza, la sanguisuga società “PROMETEO”, carrozzone clientelare di Leo i cui costi e sprechi non sono oramai più sopportabili e che avrà sugli ozieresi lo stesso effetto che dodici mesi di governo Monti hanno avuto sul resto degli italiani!
continua
A questo proposito sarebbe non poco istruttivo andare a rileggersi il tenore degli interventi che l’attuale primo cittadino faceva, in Consiglio comunale ai tempi del Re Sole Vanni Fadda, da lui allora accusato senza mezzi termini di praticare una “finanza creativa”, e che oggi si ritrova evidentemente ad emulare. E così, svenduta la farmacia, svenduto il patrimonio comunale, buttati al vento gli introiti del fotovoltaico non avevamo dubbi, lo andiamo ripetendo da tempo, che Leo avrebbe portato le casse del Palazzaccio ai limiti della bancarotta. Le notizie che provengono dagli affollati corridoi del comune e da alcuni settori della stessa maggioranza, tuttavia ancora ufficiose dato il silenzio degli addetti ai lavori (non ultimo l’assessore con il mutuo da pagare, ndr)appaiono infatti alquanto allarmistiche su una possibile implosione politico-finanziaria, che rischia di travolgere in un solo colpo una coalizione che oramai, a metà della seconda legislatura inizia a mostrare più di una crepa che potrebbe presto trasformarsi, se le cose non dovessero sistemarsi, in una vera e propria frana.
Il buco causato dalla sciagurata gestione della cosa pubblica cittadina si aggirerebbe oltre il milione e mezzo di euro, cioè a dire circa tre miliardi e mezzo di vecchie lire, una voragine stratosferica nei conti pubblici locali che si sta per abbattere sulle esauste tasche dei cittadini, ma soprattutto su buona parte dei “dipendenti” della partecipata comunale per eccellenza, la sanguisuga società “PROMETEO”, carrozzone clientelare di Leo i cui costi e sprechi non sono oramai più sopportabili e che avrà sugli ozieresi lo stesso effetto che dodici mesi di governo Monti hanno avuto sul resto degli italiani!
continua
domenica 6 aprile 2014
SALUMERIA COMUNALE - 1°parte

Naturalmente si tratta di una professione antica, spesso passata di padre (o madre) in figlio/a ma non solo, e che ad Ozieri sta conoscendo un vero e proprio boom di appassionati e cultori tanto che, al contrario delle scuole che risentono pesantemente del calo di iscrizioni, in questo caso c'è il problema opposto, e cioè quello del “surplus”, ed infatti su questa categoria professionale si vocifera che abbiano messo gli occhi gli esperti comunali in Attività Produttive, Arti e Mestieri, cioè l'iperattivo assessore Carmelino che, in tema di professioni dimostra di saperla molto lunga!
Il mestiere del Salumiere, come tutte le arti ed i vecchi mestieri che si rispettino, lo si impara con la pratica, la costanza e l'applicazione continua, ed una delle palestre cittadine più rinomate, una vera e propria “Università non on line” che prepara sul campo fior di professionisti, è proprio il Palazzaccio. In quella sede praticamente dal piano terra al primo piano e su su fino al sottotetto, in tutti gli uffici più o meno inutili ed in quasi tutte le scrivanie si possono trovare “affettatrici”, sia vecchi modelli che di ultima generazione, che funzionano ininterrottamente tutti i giorni, dalle 8 alle 14, con due rientri settimanali il martedì ed il giovedì anche se bisogna dire che, con orrore della Camusso, alcuni si portano persino il lavoro a casa!
Fuor di metafora, è chiaro che ci riferiamo al principale hobby ozierese, quello della chiacchiera, più conosciuta come “gossip”, diventata una vera e propria passione cittadina, che non sembra risparmiare nessuno e che ha trovato, nei meandri del palazzo comunale e fra appassionati della prima e dell'ultima ora, la sua vera apoteosi. Lì, fra segretari dello staff, impiegati di categoria C o D e persino vertici politici, la gara è fra chi taglia le fette più sottili!
Al momento uno dei più affettati è il primo cittadino, sul quale si cimentano continuamente fior di salumieri, ora di destra e ora di sinistra, ma soprattutto questi ultimi, e questo non deve meravigliare perché in politica si tende sempre a parlar male degli “amici”, che in questo caso non disdegnano di affettarlo ben bene, malgrado la vicinanza politica! Fra i veri professionisti, tuttavia, un posto di assoluto primo piano lo ricopre attualmente il Timbratore Comunale (considerato a ragione erede indiscusso della Segretaria Particolare capo dello Staff della passata legislatura e oggi onorevolmente in pensione), che non disdegna il confronto continuo con altri appassionati di fette, che a onor del vero nel palazzo di via Veneto non sono mai mancati ma, come insegna il proverbio, “Chi la fa, l'aspetti”!
continua
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