mercoledì 2 giugno 2010

Ospedale di Ozieri: CHIRURGIA, 10 CASI DI TUMORE IN 10 ANNI CON 4 CROCI !

Ogni mattina, da 41 anni a questa parte, appena sveglio vado in bagno e mi guardo allo specchio. Certo, lo spettacolo non è dei migliori dirà qualcuno, ma nel corso degli anni ho sempre visto me stesso, con gli immancabili e inesorabili segni del tempo, con un volto diverso, dovuto ai vari ruoli che la vita mi ha chiesto di interpretare. Quello del bambino, dell’alunno, del diplomando, dell’universitario, dell’ aiuto geometra, dell’ operaio del Comune di Ozieri, del raccogli fieno, del Consulente Informatico, dell’ Assicuratore, dell’ Consulente Immobiliare, del venditore di cellulari, dell’ agente di commercio, del responsabile di cantiere….. ecc.. ecc. Mai e poi mai, avrei pensato che un giorno avrei potuto vedere, in quello specchio tanto paziente, un SINDACALISTA. Qualche giorno fa, come ben sapete, questo Blog ha sposato la causa Ospedale, entrando nella vertenza sanitaria che tutt’oggi ci coinvolge. Mentre appendevo quei famosi manifesti in quel dell’Ospedale Segni, venivo avvicinato da un paio di Infermiere, che con molta discrezione mi raccontavano quello che sto per segnalarvi. Ebbene, parrebbe che negli ultimi 10 anni, alcuni Operatori Sanitari che lavoravano o lavorano nella sala operatoria di chirurgia e nell’annesso reparto di degenza, sono stati vittima, con una certa frequenza, di alcune malattie tumorali. Ben 10 casi mi sono stati raccontati, e...udite udite, addirittura ben 4 decessi riconducibili, a loro dire, all’esposizione di presunte radiazioni provenienti dal reparto sottostante di radiologia. A primo acchito sono rimasto stupefatto che queste gentili e belle signore, venissero proprio da me a raccontare queste cose. Io d’ istinto ho replicato: “ma perchè non lo segnalate al sindacato?”. Pensate un pò, io stento ancora a credere che per loro possa essere più efficace segnalare qualcosa a Maurizio Caredda anzi chè  farlo al Sindacato. La cosa più triste, è stata quella relativa al racconto degli stenti a cui sono stati sottoposti prima di passare a miglio vita i colleghi e le colleghe che oggi non ci sono piu’. Ora mi domando e dico: ma è possibile che, con una casistica cosi frequente, l’Azienda Sanitaria non abbia indagato nel migliore dei modi, per scoprire come mai tanti operatori sanitari nel corso degli anni, hanno incontrato un tumore maligno, e addirittura di questi, ben 4 sono deceduti?? Che cosa hanno fatto i Sindacati??? Io pensavo che queste cose potessero succedere solo nei paesi dell’est che ho visitato in lungo e  largo, dove la sanità lascia molto a desiderare. Mi devo ricredere, anche qui in Italia tutto questo puo' succedere, senza che nessuno se ne accorga. La cosa più terribile che ho dovuto sopportare è, vedere le stesse care ragazze che prima chiedevano aiuto, alcuni giorno dopo ripensarci, per effetto della vertenza sanitaria in corso e per le notizie che ben conosciamo di ulteriore riduzioni dei servizi, ritornando dal sottoscritto e chiedendo di lasciar perdere, ed evitare di segnalare alcun che', per paura che una notizia del genere possa dare il ben servito al loro posto di lavoro. E’ scandaloso pensare che in paese come l’Italia, cosi tanto decantato in tutto il mondo per il diritto alla salute dei cittadini, ci possano essere delle persone disposte a mettere a repentaglio la propria  salute, per non perdere il proprio posto di lavoro. Ho spiegato a queste ragazze, oltre il fatto che mai avrei fatto i loro nomi, che tutto questo sia meglio segnalarlo al GUARINELLO della situazione, in modo da fare luce sulla relazione causa-effetto di tutti questi casi di tumore sospetti a danno degli operatori sanitari che hanno  o lavorano ancor oggi, nel reparto di chirurgia dell’Ospedale Segni di Ozieri. Ho detto loro che, devono pensare ai loro figli e che gli stessi figli hanno bisogno di un infermiera che porti a casa lo stipendio, ma anche di una madre che gli accompagni nella vita. Enti, Istituzioni, Giustizia, CURIA, vediamo di dare una mano a questi esseri umani che ogni giorno mettono a repentaglio la propria salute per  mantenere aperto l’Ospedale Segni di OZIERI, cerchiamo tutt' insieme di metterli in condizione di lavorare con serenità, sperando che il sacrificio di: Lucia, Anna Maria, Angelo, e Nicolino possa in qualche modo servire a rimettere il nostro Ospedale in condizioni di GUARIRE e non di fare l’esatto contrario….

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