giovedì 11 gennaio 2018

SPELACCHIO OZIERESE

Non ci ha pensato su molto Murgione, alcuni giorni fa, a sparare balle in rapida successione sulla pagina ex locale del quotidiano sassarese, descrivendo una realtà cittadina idilliaca, totalmente inesistente e distante anni luce da quella che è e che viene giornalmente vissuta dagli ozieresi. Una serie di proclami e di sparate tali da portare il nostro attuale primo cittadino ad emulare il Barone di Munchausen (i suoi concittadini lo chiamavano “Barone Fanfarone”), camaleontico inventore di visioni surreali e di avventure immaginarie che le sparava talmente grosse da essere diventato il protagonista di uno dei libri di avventure più famosi del ‘700.
Sembra la sua reincarnazione ozierese, il nostro Murgione, che forse ancora in preda ai fumi della fine dell’anno, ha pensato bene di raccontare una narrazione, leggendo la quale, gran parte degli ozieresi si sono sbellicati dalle risate! “Salvi  ospedale e INPS” ha annunciato con sprezzo del ridicolo, e se per il secondo aspettiamo qualche mese, per il primo la colossale presa per il culo rifilataci è di quelle storiche. L’ospedale, infatti, è stato in realtà svenduto e declassato, basta andare a leggersi gli atti ufficiali approvati dalla sinistra, PD in testa, in Consiglio regionale, in “ospedale di comunità”, vale a dire in una di quelle strutture che il nostro sindaco ben conosce e alle quali è avvezzo, e cioè le Case di Riposo!
Sulla questione dello svincolo del quadrivio, che afferma essere in via di soluzione dopo esserne stato uno dei principali responsabili, sarebbe il caso di stendere un velo pietoso, se non fosse che la vicenda ha mostrato tutta l’ignavia e l’inconsistenza di un sindaco politicamente teleguidato ed elettoralmente miracolato. Parla di “numero infinito di bandi”, millantando chissà quale fiume di finanziamenti in arrivo da Cagliari, mentre poi si scopre che si tratta dei soliti quattro euro per il Premio Ozieri, per la Fiera e per tappare qualche buca stradale! Fa finta di non vedere, il nostro, il degrado in cui si trova il Centro storico, le strade e le piazze, i giardini e gli impianti sportivi in stato di abbandono, il nulla culturale che ha accompagnato e accompagna, da anni purtroppo, le festività di fine anno.
L’ultima rappresentazione esemplare di tutto ciò è stata la vigilia dell’Epifania, giornata conclusiva delle feste natalizie con il centro deserto come non si era mai visto, e amministratori che si sono dimenticati persino che Ozieri è stata la culla dei “Cantigos de sos tres Res”, festività che coinvolgeva non solo centinaia di giovani e meno giovani, ma persino i cori cittadini che, sino ad una decina di anni fa, la vigilia della Befana, giravano per Ozieri.  Ma non poteva mancare, fra le priorità del nostro sindaco, l’ennesima “riorganizzazione della macchina comunale”, dopo le sei o sette precedenti dei tempi di Leo. Cosa ci sia ancora da riorganizzare, infatti, in via Veneto, più di quello che è stato già malamente riorganizzato  negli anni passati, non si capisce, o meglio non lo capiscono i cittadini, ma lo capiamo bene noi, addetti ai lavori. 
Insomma, il proclama di grandi successi declamato dal primo cittadino, a ben leggere, si risolve in un mero elenco di buone intenzioni, dimostrando di avere  imparato la lezione dal suo predecessore che, sulle buone intenzioni ci ha marciato per due legislature. Intanto consigliamo Don Murgione di non incazzarsi troppo, infatti continueremo a tenerlo d’occhio grazie alle nostre "cimici" posizionate in sala Giunta e ….. nel suo ufficio!

1 commento:

Anonimo ha detto...

2018-2019 un biennio fondamentale! Se si vuole che le cose cambino in meglio dobbiamo impegnarci ed essere sinceri e leali, all'inizio con noi stessi e, quindi, avere il coraggio di mettere un'identità vera sotto ciò che scriviamo. Ci sono in ballo la libertà e il futuro, non solo prossimo, di una cultura che non apprezziamo abbastanza e che stiamo alienando con un'ipocrisia mai così collegialmente manifestata...