martedì 2 gennaio 2018

MURGIONE IL CENSORE!

Siamo stati facili profeti, qualche settimana fa, nell’attribuire al sindaco Murgione una doppia personalità, la prima quella destinata al cittadino comune e alle parrocchie e la seconda, che invece va sempre più nitidamente delineandosi all’interno del Palazzaccio. Dietro le fattezze da prete spretato, infatti, si nascondono, come avevamo ben detto, atteggiamenti caratterizzati sempre più da venature arroganti e dispotiche. Non siamo solo noi a dirlo ma ce lo confermano numerose conoscenze comuni oltre che alcune circostanze fra le quali va citata, perché alquanto singolare, la nota, Prot. 29140 del 13 Dicembre 2017 che pubblichiamo qui a fianco in originale, indirizzata ai signori Dirigenti comunali con l’oggetto “Direttiva”.
In essa si chiede  nientemeno che tutta la corrispondenza del Comune passi attraverso il suo ufficio! Con questa mossa Murgione vorrebbe forse essere informato di tutto quello che entra ed esce dal Comune, come ad esempio atti relativi a concorsi pubblici comunali, oppure a gare d’appalto? O forse ancora vorrebbe magari entrare nel merito di decisioni nelle quali i politici non dovrebbero ficcare il naso o ancora, mettere la mordacchia ai funzionari comunali! La separazione fra politica e gestione dalle parti di via Veneto è stata messa a dura prova per dieci anni, ai tempi di Leo e ora il suo successore torna alla carica cercando di imbrigliare i dipendenti “non sufficientemente allineati”! La solita voglia di censura che tanto piace alla sinistra, ma come sempre ammantata di buone parole e benedizioni, che dimostra l’inadeguatezza di un sindaco che sta mostrando troppo presto tutti i suoi limiti politici!
Nel frattempo è stato finalmente inaugurato il famigerato lotto 3 della Sassari – Olbia. Assenti i progettisti Ladu e Sarobba per precedenti inderogabili impegni, assente perché impegnato a emanare direttive il primo cittadino, assenti i rappresentanti della sua maggioranza,  erano presenti i consiglieri comunali di opposizione. Il pasticcio ormai era fatto, lo dicevamo da tempo, impossibile porvi rimedio e, come avevamo ampiamente previsto e come abbiamo ripetutamente scritto, sono bastate poche settimane per dimostrare che quel rifornitore che si diceva di voler salvare, appare ogni giorno che passa desolatamente vuoto, sia di mattina che di sera, destinato a diventare monumento alla insulsaggine politica locale. Un paio di rimorchi parcheggiati qua e là, qualche sporadico cliente tulese o ozierese e per il resto il deserto. Come volevasi dimostrare!

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