Ci ha pensato Murgione a rispondere (farina del suo sacco? ndr) da par suo agli attacchi sempre più pressanti che arrivano dall’opposizione, relativamente al pasticiaccio brutto dello svincolo del quadrivio, con la premessa che lui vorrebbe “raccontare un altro film” perché si sarebbe “superato il limite della decenza rendendo pubblici solo alcuni documenti o parti di documenti”. L’incipit del tazebao su facebook denota non poco nervosismo, come quando dice che “qualcuno rischia di farsi male sostenendo teorie fantasiose alimentate dalle subdole illazioni…” delle quali, aggiungiamo noi, i compagni di Murgione sono specialisti, ma abbiamo l’impressione che se c’è uno che rischia di farsi male veramente, quello è proprio lui. Chi frequenta il Palazzaccio, infatti, sostiene che il nostro stia ogni giorno di più mostrando venature caratteriali di arroganza, quando non di vera e propria prepotenza. Pare che l’unico in grado di tenergli testa sia l'ex Timbratore, lo diciamo con un groppo in gola e siamo costretti, nostro malgrado, a riconoscerlo. Infatti sino ad ora le ha imbroccate tutte, sia con la candidatura che con il nome dell’assessore, quello all’Urbanistica per intenderci, che sta dimostrando di essere non solo di ampie vedute, ma di avere le idee chiare e che bada al sodo, il tutto mentre il resto della coalizione di sinistra cazzeggia con il ninnolo dell’antifascismo. Tornando alle questioni stradali comunque, le accuse iniziano a rincorrersi da un piano all’altro, tanto che qualcuno della maggioranza se la prende con l’Ufficio Tecnico che non avrebbe vigilato, altri invece addirittura con l’ex vice sindaco Uccino che ha firmato la nota a nome Leo, allora convalescente, del Luglio 2016 n°16806 con la quale si approvava il pasticcio attuale.
Sia come sia, nel documento riportato del 9 Agosto, vale a dire due mesi prima che scoppiasse lo scandalo, Murgione esprime parere contrario alla variante. Aggiungiamo noi che al 9 Agosto 2017 i buoi erano già scappati poiché i lavori per la stessa erano in fase avanzata e precedentemente sostenuti dallo stesso sindaco con la nota protocollo n° 14975 del 22 Giugno scorso, successiva a quella del comune di Tula, di cui abbiamo già detto nel post precedente. Nell’ultima tuttavia, come precisato dal gruppo “Prospettive” nell’affollata conferenza di sabato pomeriggio a San Francesco, il primo cittadino concludeva la sua nota suddetta, ricopiata pari pari da quella di Tula, testualmente: “Si chiede agli enti in indirizzo di volersi attivare affichè i lavori di cui alla variante della strada in oggetto vengano completati al più presto al fine di evitare inutili sprechi di risorse (sic!) per modifiche successive e sia rispettata la volontà dell’amministrazione comunale di Tula espressa con delibera di Consiglio (quale Consiglio comunale, di Ozieri o di Tula?) n°43/2016…..”.
Insomma il nostro sindaco chiede ad ANAS, al Ministero dei LL.PP. e all’assessorato regionale ai LL.PP. che venga rispettata la volontà del comune di Tula relativamente alla variante, usando le stesse parole e la stessa punteggiatura della nota tulese. Tuttavia occorre fare una precisazione poiché si è infine venuto a sapere (ma Murgione lo sapeva o no?), che della suddetta strada non un metro lineare correrebbe in comune di Tula ma tutta, da Oschiri sino ad Ardara, in territorio comunale di Ozieri. Il comune di Tula, quindi, si è forse trovato coinvolto nella faccenda dalle pressioni di un suo residente che è proprietario di un rifornitore in territorio comunale di Ozieri oppure riteneva di poter decidere a casa degli altri? Un casino del diavolo, che ha visto impegnato nel lavorio sotterraneo che ha portato alla modifica del tracciato, assessori comunali e regionali, sindaci, funzionari ANAS, Ministero, ingegneri, geometri, consiglieri comunali e chi più ne ha più ne metta, il tutto nelle segrete stanze e senza che nessuno si sia preso la briga di portare all’attenzione del Consiglio comunale cittadino un argomento che sarebbe stato quasi sicuramente il più importante delle ultime due legislature.
Tuttavia non possiamo non porci, a questo punto, una semplice domanda: possibile che missive così importanti come quelle intercorse fra i due sindaci Ladu e Murgia e ANAS, Tula, regione e Ministero siano state tenute pressoché imboscate, pur essendo protocollate? La domanda è rivolta al responsabile della trasparenza degli atti del Palazzaccio!
mercoledì 15 novembre 2017
MURGIS IN FUNDU.... "a onor del vero?"
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6 commenti:
Bene bene! C'è una gran voglia di combattere e noi siamo pronti.Dateci fiducia e vi garantiamo persone capaci e una politica seria, per Ozieri, il nostro territorio e la Sardegna tutta.
Hai dimenticato di firmare!
Mi sono adeguato ma, se si vuole cambiare e per quanto mi riguarda, non c'è problema ad uscire dall'anonimato...anonimi o no, partecipate!
Putroppo, e come più volte ripetuto, anche dal plovelbio cinese libadito, "la strada" va cambiata. Se ci tenete, non solo a parole, alla nostra città ed al territorio...comunque il troppo anonimato è foriero, quantomeno, di perplessità e il silenzio degli anonimi per partito preso, foriero di falsità. Buon fine settimana di proficua meditazione
È il caso di dire che il silenzio è...d,oro...
In fundu a sa chentina
appo 'idu una cubitta
de ammentos e de 'inu piena
'Inu ezzu e bonu appo buffadu
e solu ammentos bellos appo ammentadu.
In fundu in fundu...cun umiltade si podede fintzas mezzorare e si b'ada amore, contala fatta
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