
venerdì 30 aprile 2010
“Ippodromo di Chilivani - Ozieri SRL” : Ovuli “stagionati” al “posto” giusto….

lunedì 26 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
Sulla Strada del Disonore

Il già “leader” di AN infatti sta procedendo nella strada del disonore intrapresa quasi vent’anni fa: una strada lastricata di tradimenti, di abiure, di volta faccia e di giravolte ideologiche il tutto condito da un’abile strategia volta scalare i vertici della politica nazionale in nome di una carriera personale per la quale non ha esitato a mandare in frantumi un partito ricco di tradizioni e di storia, come il Movimento Sociale Italiano, a distruggere la propria creatura, Alleanza Nazionale, e adesso a tentare di sfasciare il PDL e il Governo.
Oggi egli chiede democrazia all’interno del Popolo della Libertà, quando è risaputo che in Alleanza Nazionale non l’ha mai concessa: molti erano le voci di dissenso all’interno del suo ex partito che lui aveva blindato con una gestione verticistica, negando i congressi e costringendo i dissidenti ad “adeguarsi od uscire”.
Infatti l’avvento del PdL ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli ex alleanzini in quanto oggi godono sicuramente di maggiore libertà e possibilità di fare politica in maniera autonoma tanto che la maggior parte di loro oggi non è più disposta a seguirlo.
Ma le sue contraddizioni non mancano. Fini dice di voler creare una corrente nel PDL ma non dimentichiamoci che fu lui stesso, come gli è stato ricordato da Berlusconi, a definire, qualche anno fa, che le correnti sono “la metastasi dei partiti” riferendosi a Francesco Storace.
Fini si lamenta dell’influenza che ha la Lega sul Governo ma si dimentica che ha una fondamentale responsabilità nell’ ascesa elettorale del partito di Bossi, come giustamente ricordato da Berlusconi. Infatti negli anni ’80 ai di problemi di sicurezza legati agli zingari, alla prostituzione, all’immigrazione e alla droga, a livello mediatico venivano interpellati i rappresentanti del MSI. In quel momento, anziché raccogliere i frutti di una politica volta ad arginare questi problemi, Fini ha preferito intraprendere la direzione opposta sino a giungere alle sue attuali posizioni sposando la perfetta linea progressista.
Fini poteva anche tranquillamente, nel ’94, far accettare a Berlusconi una politica sociale che tenesse conto della tradizione della destra Italiana che nel dopo guerra è stata rappresentata dal MSI, benché partito di ispirazione neofascista, invece ha preferito rinnegare la propria storia calpestando pure i morti della RSI, definendoli il male assoluto, per abbracciare le politiche “bancarie” anglosassoni.
Dopo aver accettato in toto la politica Berlusconiana ed aver accantonato la tradizione missina adesso, forte di un ruolo istituzionale, Fini muove delle critiche ad una situazione che lui stesso ha contribuito fortemente a creare.
Spero che la maggioranza del PdL capisca che di quel “progressista di destra” ne può fare a meno e che se desidera un supporto concreto “da destra” scelga di dialogare con chi non conosce la parola tradimento e che è in grado di portare vere e concrete soluzioni alla crisi politica e sociale che oggi investe il nostro agoniato paese.
venerdì 23 aprile 2010
C….. e Ricorsi !!!!

venerdì 16 aprile 2010
Politici “Esterni”...!

Insomma, ad ogni tornata elettorale, è bello collezionare santini elettorali, con tutte quelle belle facce sorridenti, anche se poi di fatto le persone che proveranno a risolvere i nostri problemi, state sicuri che saranno sempre altre: con gli occhiali scuri, meno popolari e altrettanto simpatiche. Che Dio ce lo “mandi” buono…..!!
Buon voto a tutti!!
domenica 4 aprile 2010
Chiacchiericcio Ecclesiastico

Esprimere giudizi e commenti riguardo l'operato della Chiesa Cattolica, è cosa sempre antipatica. Principalmente perchè ognuno di noi avendo la propria fede, non accetta che qualcuno possa metterla in discussione, cosi come inevitabilmente si arriva a fare entrando in determinati argomenti. Oggi poi, è il giorno peggiore per far questo in quanto è Pasqua, la festa della resurrezione di Cristo Salvatore. Io scelgo in quest’occasione di ricordare i miei bei tempi trascorsi, quando per fare il chierichetto si doveva per primi toccare il portone di sagrestia della parrocchia Sacro Cuore di Chilivani, ben diretta e orchestrata dal mitico Don Delogu. Allora la chiesa e le sue attività rappresentavano un punto di riferimento per i giovani, sia per la loro crescita spirituale che per la loro educazione complessiva. Si organizzavano tante attività parrocchiali quali: commedie, sfilate carnevalesche, tombole dell’ultimo dell’anno, frittellate e tanto cinema educativo, o presunto tale. Molteplici occasioni di incontro che tenevano lontani i più giovani e gli adolescenti dalle distrazioni negative dei nostri tempi: C’erano la pie donne, sempre vergini, pronte ad ascoltare le problematiche di ognuno di noi; C’era la sorella e il fratello antipatico del parroco a cui ne combinavamo di tutti i colori; C’era “Celeste Nostalgia” in prima fila ad ogni funzione, sempre pronta col suo sguardo ad apostrofare le nostre malefatte; C’erano i chierichetti con i piedi sporchi che il giorno della lavanda dei piedi ne approfittavano per fare pedicure…; C’era Andrea, prode chierichetto uomo fidato del parroco, che insegnava ai novelli come comportarsi durante le funzioni; C’era Don Delogu con la scopa in mano che ci pestava i piedi quando non rispettavamo l’ordine di disposizione, nei tanti momenti ludici che lui organizzava; C’era il Salone col “bigliardino” che con sole 50 lire ci dava la possibilità di giocare tutta la sera; C’era Re Giorgio, buffo e legato sempre con la stessa espressione, pronto ad esser giustiziato dalle immancabili fiamme purificatrici che chiudevano il carnevale; C’era e ‘c’e’, l’orologio del campanile, avuto tramite il noto programma tv degli anni ottanta PORTOBELLO, grazie all’impegno del mitico Gianfranco Saturno. C’erano i film di Bud Spencer e Terence Hill proiettati nel Salone parrocchiale, dove mai si vedeva una goccia di sangue e mai si sentiva una parolaccia; C’erano queste, e tante altre cose forse meno belle, pur sempre piacevoli da ricordare. Oggi che è Pasqua, io preferisco ricordare solo queste e dimenticarne per un momento altre che da qualche parte del mondo, negli stessi ambienti meno fortunati dei nostri, vigliaccamente venivano e a quanto pare vengono consumate, cosi come la cronaca attuale ci sta raccontando.
Buona Pasqua a tutti.
Iscriviti a:
Post (Atom)