lunedì 5 febbraio 2018

CAVALCAVANO INSIEME !

E’ sempre più facebook mania al Palazzaccio e il più accanito utente del social network in sede locale è rappresentato dal primo cittadino, oltre che da alcuni componenti dell’attuale maggioranza. Ogni tanto fa capolino il marmista della rotonda, già democristiano, già popolare, poi berlusconiano della prima ora, poi riformatore, poi udeur, poi piddino, poi filo Ladu e ora filo Murgia a dargli man forte, e poi non si sa ma dipende da chi vincerà le prossime elezioni regionali, e in attesa della catarsi delle elezioni politiche tutti insieme a suonarsela e a cantarsela. Murgione infatti è sempre più accanito a raccontare di come la colpa di tutto sia di Giovanni Cubeddu, che manca dal comune dalla bellezza di 11 anni (sic!), e in questo a dargli man forte ci stà in prima linea l’assessore ex supervotato del quale ci dicono sia pronto a ricandidarsi alle elezioni regionali!! Dunque il declassamento dell’ippodromo di Chilivani è colpa degli altri, la trasformazione dell’ospedale in ospizio idem con patate, il mancato svincolo del quadrivio, il degrado cittadino, la fuga dei giovani che negli ultimi dieci anni è arrivata a una percentuale record anche a Ozieri, insomma il fallimento della sinistra amministrazione sarebbe colpa di tutti meno che di chi da anni scalda le poltrone del Comune, e in alternativa del destino cinico e baro.
A gettare nello scompiglio Murgione e la sua variegata maggioranza è stata la notizia, diffusa dalla veterinaria Laura Mulas su facebook, della decisione del Ministero delle politiche agricole di considerare “Decaduto” l’ippodromo di Chilivani, cosa questa che ha di colpo rinfocolato le polemiche e che ha determinato una corsa allo scarica barile da parte del primo cittadino. Naturalmente lo stesso sembra avere la memoria corta, insieme ai suoi amici, poiché non c’è ozierese che non sappia che l’ippodromo è stato a suo tempo ceduto dalla Giunta regionale a guida Soru al Comune di Ozieri per la simbolica cifra di un euro, dopo che il suo predecessore Cubeddu e la sua maggioranza avevano decisamente rifiutato il bidone, ben sapendo che il passaggio al Comune di quell’impianto avrebbe inesorabilmente portato alla sua chiusura. Anziché predisporree una oculata gestione dello stesso, infatti, Leo si era preoccupato di gestirlo  pro domo sua, sistemando qualche amico o parente, riempiendolo di pannelli fotovoltaici anziché utilizzare quei quattrini per installare la cabina elettrica di derivazione necessaria al mai utilizzato impianto di illuminazione che, se attivato avrebbe consentito l’unica soluzione alla chiusura, e cioè le corse estive in notturna! Ma Murgione continua a diffondere una narrazione fatta di balle, favolette, fino ad arrivare al sovvertimento vero e proprio della realtà dei fatti.
Da ippodromo nazionale, quindi, il Don Deodato Meloni si è visto degradato prima a ippodromo comunale e poi a semplice galoppatoio dove finalmente i cavalli di razza della sinistra locale potranno andare a sbizzarrirsi senza paura di trovare concorrenti che li possano battere! La morte purtroppo annunciata del cavallo sardo e di un pezzo importante della storia di Ozieri è oramai realtà, tutto grazie a quello stratega politico e monumento al fallimento amministrativo del per troppo tempo sopravalutato ex sindaco Ladu, del quale il finto santerellino Murgione è sempre più degno erede!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

PRESUNZIONE, IPOCRISIA E INCOPETENZA l'hanno fatta da padrone sia a livello nazionale, sia a livello regionale e locale. Se a tutti ciò vogliamo aggiungere la malafede, in alcuni casi anche ignorante, di personaggi che fanno dell'ambiguita' una ragione di vita, ci vuole poco a fare 2+2. Certamente la situazione è gravissima e per affrontarla con speranze di successo ci vogliono persone competenti e capaci, nonché oneste. Altrimenti il peggio ha da veni'...naturalmebte chi scrive è molto ottimista! Ad maiora