martedì 6 settembre 2016

OZIERI, CITTA’ DEI BUCHI.…….. E DEI FICHI!

E’ stata l’ultima estate da sindaco quella appena trascorsa del nostro primo
cittadino, un lungo e meritato riposo post convalescenza nella pineta di Budoni fra un vinello fresco e una tirata di pipa dato che, grazie anche allo spavento di metà Aprile ed al sacrificio del torello, ha finalmente smesso di fumare. Si prepara a fare il padre putativo della politica ozierese dalla sua tenuta verso Mores, dicono i bene informati, mentre qualcuno più disincantato invece sostiene che cercherà in tutti i modi di ottenere un piccolo premio di consolazione dalla Giunta regionale, magari un incarico ben remunerato che gli consenta, finita l’indennità di sindaco, di arrivare alla fine del mese senza grandi patemi. Sia come sia, anche se personalmente pensiamo che, data l’inconsistenza attuale della politica cittadina tenterà di mantenere un piede nel Palazzaccio, prosegue  senza sosta l’impegno dei nostri amministratori per dare lustro e spessore alla città.
Dopo la Notte Bianca di Novembre, quindi, stanno per prendere il via i preparativi, da parte dell’assessorato di Carmelino, per l’organizzazione della prima edizione della “Notte Gialla”, sagra culinaria che si terrà in occasione del solstizio d’estate, e cioè il 21 Giugno, e che all’assessorato hanno deciso di chiamare “Ozieri Dog Meat Festival”, per distinguerla dalla similare festa della carne di cane che si tiene a Yulin, nella regione dello Guangxi, nel sud-est della Cina.  Ecco quindi risolto il mistero sulla campagna comunale “ADOTTA UN AMICO ..…..  PER SEMPRE”. Nell’occasione, con soli 10 euro, alle migliaia di partecipanti che sicuramente saranno presenti ad Ozieri, sarà offerto vino in abbondanza e carne di cane locale, a chilometro zero per intenderci, preparata in tutte le possibili varianti! Unico inconveniente il fatto che probabilmente ad allora Carmelino potrebbe non essere più in carico al bilancio comunale, data la scadenza naturale della legislatura alla fine di Maggio del 2017.
Intanto, per non essere da meno anche Uccino ed il mezzo assessore si danno da fare per portare lustro nella nostra cittadina. E’ infatti sufficiente fare un giro per le strade e le piazze per assistere allo spettacolare degrado in cui è ridotto il decoro urbano. Strade piene di buchi ormai sempre più simili a trincee,  erbacce e pigulosu ovunque e alberi di fichi, si proprio quello, il Fico  detto anche “Ficus carica” albero resistente alla siccità e che vegeta nelle regioni della vite,
dell'olivo e degli agrumi, riportano i testi di agricoltura e, aggiungiamo noi, vegeta anche nei centri abitati abbandonati e degradati come il nostro. Ma se per quanto riguarda i buchi il problema sarebbe stato  brillantemente risolto dal vice sindaco che avrebbe (avrebbe, ndr) affermato “tanto paga l’assicurazione”, per i fichi consigliamo il semiassessore di lasciarli crescere, almeno un po’ di frutta la si recupera, specie di questi tempi!!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella Ozierese è, da almeno 5 lustri, la politica dei fichi selvatici, poco produttiva. L'inconsistenza attuale è figlia di quei conflitti, generazionale e culturale, che, una classe politica poco lungimirante, non è riuscita ad analizzare,semplificando cose complesse con sintesi sommarie, legate a interessi di tipo localistico o peggio personali. I tempi sono maturi per una seria presa di coscienza, altrimenti davvero...poveri cani e gatti, dopo di che poveri topi (nonostante il proverbio: quando il gatto non c'è, i topi ballano). Ah, è vero che c'è la frutta! Purtroppo, senza il lavoro non basterà...

Anonimo ha detto...

Gentilissimo signor Caredda, nonostante i suoi stimoli al "dibattito", i commenti latitano.
Sembra di vivere fra persone "anergiche" e, seppure non ne abbia condiviso spesso il modo di fare politica, ritengo l'energia di Silvio Berlusconi un esempio per tutti, ed almeno per questo:
Buon Compleanno a Silvio Berlusconi.
Speriamo che in Italia la Politica ritorni ad essere tale, anche ad Ozieri, per farci invertire la rota che porta al pressappochismo ed al decadimento. A bientot