lunedì 12 ottobre 2009

Immunità Parlamentare: Giustizia e Politica, Vent’anni contro…!!

Era il 1993, quando sull’onda emotiva di tangentopoli, con una legge costituzionale e una successiva consultazione popolare, si abolì quel cosiddetto privilegio che faceva dei politici eletti in parlamento, dei veri e propri intoccabili da qualsiasi indagine giudiziaria. Nel 1943, quando fu scritta la Costituzione, si pensò di equilibrare i poteri dello stato, in modo tale che gli allora Giudici cosiddetti di nomina Fascista, non potessero indagare e quindi influenzare l’azione politica dei Parlamentari eletti dal popolo. E’ da quasi vent’anni, da quando nel 1993 fu abolita l’Immunità parlamentare che la maggior parte dei governi che si sono succeduti, sono stati influenzati nelle scelte o sono addirittura caduti, per effetto di indagini giudiziarie che riguardavano importanti loro esponenti politici: vedi Mastella nel 2006 e Berlusconi nel 1994 . Se poi andiamo a guardare con la lente d’ingrandimento tutti i magistrati coinvolti nelle inchieste, possiamo notare come subito dopo sono entrati in politica a tempo pieno: vedi Di Pietro e quasi tutto il suo pool di Milano e attualmente il senatore europeo fresco di elezione De Magistris, di fatto sfruttando la popolarità guadagnata, per effetto delle indagini svolte. Avvisi di Garanzia consegnati in maniera plateale, come quello fatto recapitare a Berlusconi nella famosa riunione del G8 a Napoli nel 1994 o quello recapitato al Ministro Mastella nel momento di maggior contrapposizione politica interna dell’ultimo governo Prodi, per avere la massima risonanza mediatica, cosi da incrementare la propria popolarità in vista della successiva discesa in campo politico. Indagini giudiziarie che non hanno portato a nessuna condanna, ma soltanto a delle gogne mediatiche utili a farci spendere altri danari in nuove elezioni politiche che potevano essere evitate, di fatto interrompendo l’azione amministrativa dei governi, con gravi danni per l’economia del nostro paese. E’ ora di riequilibrare i poteri dello stato, è ora di fermare questo continuo stillicidio giustizialista che ogni giorno riempie i giornali e la televisione del nostro Paese, di fatto allontanando i nostri politici dai reali problemi. Se i nostri Padri costituenti avevano pensato all’Immunità Parlamentare, lo avevano fatto per garantire soprattutto, la continuità dell’azione politica dei governi parlamentari che durante il loro mandato devono pensare solo a fare del loro meglio per migliorare la nostra vita, senza timore di alcuna persecuzione giudiziaria.

3 commenti:

Paolo Scodino ha detto...

Ciao, Maurizio,
non entro nel merito dell'intero articolo, del quale tra l’altro non condivido sostanzialmente nulla, ma su una cosa mi piacerebbe dare un punto di vista oggettivo riguardo ciò che hai scritto.
Tu dici:
"Se i nostri Padri costituenti avevano pensato all’Immunità Parlamentare, lo avevano fatto per garantire soprattutto, la continuità dell’azione politica dei governi parlamentari che durante il loro mandato devono pensare solo a fare del loro meglio per migliorare la nostra vita, senza timore di alcuna persecuzione giudiziaria."
Non mi pare proprio che l'immunità parlamentare abbia dato tutta questa stabilità e continuità all'azione di governo, dal momento che, dal 27 dicembre 1947 (giorno della promulgazione della carta costituzionale) al 29 ottobre 1993 (giorno della parziale modifica dell’articolo 68 della medesima, riguardante appunto l’immunità parlamentare) si sono succeduti ben 47 (quarantasette) governi!!! Uno scarso all’anno…

Che ne pensi?


Ti saluto,
Paolo Scodino.

Maurizio Caredda ha detto...

Paolo
Quel problema che segnali sembra sia stato risolto attraverso il passaggio al maggioritario, se non sbaglio anch'esso nel 1993, infatti a partire da quell'anno i governi sono caduti prima che potessero completare il loro mandato solo a causa di indagini giudiziarie su autorevoli esponenti degli stessi.

Anonimo ha detto...

I padri costituenti hanno pensato all'immunita ""per garantire soprattutto, la continuità dell’azione politica dei governi parlamentari che durante il loro mandato devono pensare solo a fare del loro meglio per migliorare la nostra vita, senza timore di alcuna persecuzione giudiziaria.... io credo che pensavano gia male per il semplice fatto che un uomo politico in carica o candidato alla carica dovrebbe avere una fedina penale linda per evitare che durante il suo mandato sia messo sotto processo!(se un politico è pulito nn corrotto sia prima che durante la carica nn ha bisogno dell immunita)
Infatti penso che una persona con problemi giudiziari piu' o meno gravi nn dovrebbe ne' accedere ad alcuna carica pubblica ne tanto meno aver la possibilita di candidarsi!Se nessun politico avesse problemi giudiziari questa legge,questo stillicidio mediaditico nn sarebbe esistito e sopratutto,visto il periodo,nn si sarebbero messi in secondo piano i problemi del paese!!